Elezioni politiche 2022: i programmi dei partiti e delle coalizioni
Tra dibattiti e dichiarazioni affidate ai social, i programmi restano un punto fermo per votare in modo consapevole. Ogni partito ne ha dovuto presentare uno personale, con alcune coalizioni che hanno deciso anche di proporne uno comune. Questa che vi presentiamo è un resoconto delle principali soluzioni proposte dalle forze politiche per affrontare i problemi di oggi, dal fisco al lavoro, e per dare al Paese un’idea di futuro basata sulla transizione ecologica e digitale.
Centrodestra
La coalizione di centrodestra è formata da: Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, Lega di Matteo Salvini, Forza Italia di Silvio Berlusconi e il gruppo Noi moderati composto da Noi con l’Italia guidato da Maurizio Lupi, Italia al Centro di Giovanni Toti, Coraggio Italia e Unione di centro. Ciascuno di loro ha stilato un proprio programma, ma alle elezioni la coalizione si presenta con uno condiviso. Si chiama Per l’Italia – Accordo quadro di programma per un governo di centrodestra” e si articola in 15 punti. Il documento si apre con l’affermazione del ruolo geopolitico del Paese: «A pieno titolo parte dell’Europa, dell’Alleanza Atlantica e dell’Occidente», con il confermato sostegno all’Ucraina contro l’invasione russa. Oltre alla difesa delle radici e identità storiche e culturali, è previsto anche un piano straordinario europeo per lo sviluppo del continente africano. Per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse europee, si richiede una revisione del Pnrr in base alle nuove condizioni economiche del Paese e, accanto all’ammodernamento delle infrastrutture, la promessa della realizzazione del ponte sullo Stretto.
Nella sezione dedicata alle riforme istituzionali, il centrodestra propone l’elezione diretta del presidente della Repubblica, la riforma del diritto penale, del Csm e la separazione delle carriere. Viene ribadita la volontà di estendere la flat tax per le partite Iva fino a 100 mila euro di fatturato e la contrarietà a tasse patrimoniali dichiarate o mascherate. Poi è prevista tutta una serie di agevolazioni per le famiglie, dagli asili nido gratuiti, alle politiche di conciliazione lavoro-famiglia per madri e padri. Il punto sulla sicurezza e l’immigrazione si apre con: «Decreti sicurezza». A questo segue la volontà di contrastare la microcriminalità e le baby gang rafforzando la presenza della polizia nelle città. Viene indicata la lotta alle mafie, allo spaccio e alla diffusione delle droghe. Oltre a favorire l’inclusione sociale e lavorativa agli immigrati regolari, si punta anche a impedire l’immigrazione legale. Allo stesso tempo, è previsto un maggiore controllo delle frontiere e il blocco degli sbarchi.
A favore delle imprese e dei lavoratori, il centrodestra propone il taglio del cuneo fiscale e l’incentivazione del welfare aziendale. Oltre agli incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile, si pensa anche a vari interventi sulla riduzione dell’Iva. Proposto anche un innalzamento del limite all’uso del denaro contante. Restando in campo economico, si punta alla promozione del made in Italy, alla tutela del patrimonio culturale e alle imprese balneari. Tra le altre soluzioni pensate per la sfida dell’autosufficienza energetica, è deciso l’appoggio al nucleare di ultima generazione.
Fratelli d’Italia
In “Pronti a risollevare l’Italia“, Fratelli d’Italia aggiunge alcuni punti rispetto al programma di coalizione. Tra questi, il potenziamento dei sistemi di cyber sicurezza e della protezione dei dati personali. In particolare, dice «no» all’introduzione di strumenti di «controllo digitale di massa» e alla censura arbitraria dei social network. Sulle scuole, invece, punta al rilancio dei contratti di apprendistato e dei tirocini, dare effettivo avvio alla riforma degli Its e di potenziare i corsi post diploma.
Lega
Come ha già dichiarato il segretario Salvini, la Lega intende istituire un Ministero dell’innovazione tecnologica. Nel un programma di partito da 200 pagine, si può notare la proposta dello switch off del rame nel 2030 per favorire lo sviluppo delle reti in fibra. Sempre nel mondo digitale, la Lega intende inquadrare e classificare criptovalute e token.
Forza Italia
In “Una scelta di campo“, Forza Italia si concentra di più sulle imprese. Potenziamento della semplificazione, crediti d’imposta, strategie per le filiere italiane che devono avere come obiettivo la neutralità tecnologica e la sostenibilità industriale. Sempre nel mondo digitale, il partito guidato da Silvio Berlusconi prevede incentivi per l’acquisto dei servizi di cyber sicurezza e la tracciabilità dei rifiuti attraverso la blockchain.
Centrosinistra
A differenza della coalizione di centrodestra, il centrosinistra non porta un programma di coalizione. Quindi, il Pd di Enrico Letta, +Europa di Emma Bonino, Alleanza Verdi-Sinistra italiana di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni e Impegno civico di Luigi Di Maio hanno tutti un proprio piano di governo che coincide in diversi punti.
Partito Democratico
“Insieme per un’Italia democratica e progressista” è diviso in tre parti. Nella prima, vengono specificati i tre pilastri del Piano Italia 2027 che «disegna una visione del Paese impostata su»: sviluppo sostenibile e transizioni ecologica e digitale; lavoro, conoscenza e giustizia sociale; diritti e cittadinanza. Partendo da questi tre punti, si articola la seconda parte del programma in cui vengono presentate le proposte del partito. Il pilastro «transizioni» prevede una riforma fiscale verde che promuova gli investimenti delle imprese e delle famiglie, oltre che a una legge quadro sul clima e un piano nazionale per il risparmio energetico. A questi vanno aggiunti il piano nazionale per l’acqua e lo sviluppo della mobilità come servizio integrato e l’offerta di biglietti unici.
Nel digitale, si prevede un acceleramento dell’etichettatura digitale e l’istituzione di un fondo nazionale per il diritto alla connessione digitale che incentivi il passaggio alla rete a banda ultra-larga e che permetta l’acquisto di un computer a tutti gli studenti anche di reddito basso. Per quanto riguarda la sicurezza, si punta all’affermazione del diritto al pieno controllo economico dei propri dati acquisiti dalle piattaforme digitali e alla regolamentazione dell’utilizzo di big data e intelligenza artificiale.
«Lavoro» include, invece, la proposta di aumentare gli stipendi netti fino a una mensilità in più, il progressivo superamento dell’Irap e l’introduzione del salario minimo contrattuale (9 euro lordi orari). Il Pd promette anche di introdurre l’obbligo di retribuzione per stage curriculari ed extra curriculari, la lotta al precariato e una legge sul caporalato. Per i più giovani, verrà introdotta una pensione di garanzia. Come il centrodestra, anche il partito guidato da Letta intende garantire la gratuità dei servizi educativi 0-3 anni per nuclei familiari a basso Isee. Per quanto riguarda la scuola, verrà garantita la piena gratuità del trasporto pubblico locale, dei libri di testo (in base all’Isee) e delle mense scolastiche. Oltre a questo, viene proposto anche l’estensione del tempo pieno.
Il terzo pilastro, quello dei diritti civili, include: il diritto alla casa, con 500 mila alloggi popolari in più entro 10 anni, Ddl Zan, Ius scholae per chi è nato su suolo italiano da genitori stranieri e studia in Italia, fine vita e abolizione della Bossi-Fini. In ottica di contrasto alle mafie, si pensa alla legalizzazione dell’autoproduzione di cannabis a uso personale e terapeutico. Infine, la terza e ultima parte è dedicata alle donne e ai giovani. Quindi, la parità salariale garantita, la co-genitorialità per la parità nei congedi di maternità e paternità. Ma anche la lotta alla disoccupazione giovanile e nuove proposte per contrastare il sempre più basso tasso di natalità. Oltre al diritto di voto dai 16 anni in su e una nuova legge per il voto fuorisede.
+Europa
Come detto, i punti in comune tra i vari partiti di centrosinistra sono numerosi. “Una generazione avanti” si distingue in ambito scolastico dal programma del Pd in: aumento di almeno l’1% del Pil la spesa per l’istruzione, l’università e la ricerca e scuola dell’obbligo fino ai 18 anni. Nel lavoro, chiede una migliore definizione dei licenziamenti, l’introduzione del Buono lavoro e un salario minimo mobile. Ai diritti civili aggiunge anche la regolamentazione del lavoro sessuale e l’istituzione di una Commissione nazionale indipendente. In quelli politici, aggiunge l’estensione della firma digitale anche al fine di sottoscrivere liste elettorali che intendono presentarsi alle elezioni. In materia ambientale, chiede lo sviluppo di reattori a fusione nucleare e mini-reattori modulari di ultima realizzazione, oltre alla realizzazione del termovalorizzatore a Roma e di impianti di rigassificazione. La posizione italiana a livello geopolitico è ancora dalla parte della Nato e dell’Europa, con l’obiettivo ultimo della costituzione degli Stati Uniti d’Europa con stati federati.
Alleanza Verdi-Sinistra
«Il Sole è il più grande “reattore a fusione nucleare”», inizia così il programma dell’Alleanza Verdi e Sinistra Italiana. Perché sta proprio nell’energia il punto che più contrasta con gli altri partiti della coalizione. Per l’Alleanza, fare ricorso all’energia nucleare è da evitare: innanzitutto perché è già stata rifiutata dagli italiani in due referendum diversi e poi perché, sostengono, deve fare ancora dei passi avanti sulla ricerca e la sicurezza. Tutto il programma tiene sempre al centro la questione ambientale, dall’amministrazione pubblica alle relazioni estere. Per abbattere la produzione di rifiuti, ribadisce l’urgenza dell’introduzione della plastic tax, della strategia rifiuti zero e di un piano nazionale per la gestione dei rifiuti che vede nel termovalorizzatore solo una soluzione di ultima istanza. Nei diritti civili, non esclude oltre allo Ius scholae anche lo Ius soli. Per il lavoro si pensa alla riduzione dell’orario a parità di salario, alla protezione contro i licenziamenti ingiustificati e un rafforzamento della sicurezza sul luogo di lavoro. Ampio spazio è dedicato anche alla tutela degli animali.
Impegno civico
Quello pubblicato da Impegno civico non è un vero e proprio programma elettorale, ma più che altro un manifesto. In buona sostanza, condivide le proposte messe in campo in modo più concreto dagli alleati di coalizione. Da segnalare l’attenzione dedicata ai giovani e alla possibilità di potersi comprare una casa, alle assunzioni a tempo indeterminato e l’alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese.
Terzo polo: Azione – Italia Viva
Il cosiddetto Terzo polo è costituito da Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda che per queste elezioni hanno costituito una lista unica ed hanno quindi un unico programma. Il documento dedica il primo punto alla produttività e alla crescita, portano proposte che favoriscano l’ingresso nel mondo imprenditoriale anche per i più giovani, come ad esempio la posticipazione e la rateizzazione di tutti gli adempimenti fiscali dei primi 3 anni. Si punta poi a completare l’Alta velocità e a potenziare i treni regionali, soprattutto nel Mezzogiorno che dovrà diventare l’hub energetico del Mediterraneo. Nel campo dell’energia, Azione e Italia Viva si prefissano obiettivi da realizzare nel breve, medio e lungo periodo.
Innanzitutto, bisogna raggiungere l’indipendenza dal gas russo, aumentando la produzione a livello nazionale e promuovendo un price cap europeo. Poi, entro il 2030, si dovrà ridurre del 55% le emissioni di Co2 attraverso le fonti rinnovabili e arrivare alle “emissioni zero” nel 2050 includendo il nucleare nel mix energetico. Le sfide ambientali riguardano anche la crisi idrica e la siccità. Per questo motivo nel programma è presente il recupero e la realizzazione di nuovi invasi e bacini idrici per il riuso dell’acqua piovana, la ristrutturazione della rete idrica e il riuso delle acque di depurazione.
Anche nel Terzo polo si punta all’introduzione del salario minimo, alla lotta contro la precarietà e al supporto alle imprese. Il reddito di cittadinanza dovrebbe essere eliminato dopo il primo rifiuto di un posto di lavoro congruo e comunque ridotto dopo 2 anni. Per il fisco, anche qui l’Irap verrà abolito, l’Irpef riformato e semplificato, l’Ires rivisto. L’Iva modificata con l’introduzione di due aliquote e una “zero” e il welfare aziendale incentivato. In ambito giustizia, oltre all’approvazione del Ddl sulla separazione delle carriere tra giudici e Pm e la revisione della riforma del Csm, è prevista una riforma sulla custodia cautelare mirata a eliminarne gli abusi e il ripristino della prescrizione sostanziale.
Per la scuola si pensa all’obbligo fino ai 18 anni e il tempo pieno per tutti, oltre a un sistema nazionale di valutazione. Nei diritti civili la riduzione del gender pay gap e il sostegno all’imprenditoria femminile con l’attuazione del Family Act. Per quanto riguarda i giovani, si pensa di rafforzare i servizi di orientamento durante la transizione scuola-lavoro, semplificare l’accesso alle professioni e consolidare le competenze con piani di sudi universitari. A tutela degli anziani, invece, l’istituzione del Dipartimento per terza età alla Presidenza del Consiglio dei ministri e di una figura garante dei diritti.
Nel digitale sarà necessario sviluppare infrastrutture per la connettività diffusa e leadership nei settori strategici. Punto centrale la Space economy: fiore all’occhiello italiano, da potenziare con una migliore organizzazione del sistema di formazione, la promozione di distretti di sviluppo e lo snellimento dei processi legati ai brevetti oltre alla revisione della governance dell’Agenzia spaziale italiana e l’adozione di un testo normativo unitario. Eredità del governo Renzi, tra le riforme istituzionali è presente anche quella volta al superamento del bicameralismo paritario.
Movimento 5 Stelle
Il Movimenti 5 Stelle correrà da solo, con il suo capo politico Giuseppe Conte. “Dalla parte giusta” inizia con la questione fisco: la prima proposta consiste nell’introdurre un cashback fiscale che permetta l’immediato accredito sul conto corrente delle spese detraibili sostenute con strumenti elettronici. Poi eliminazione dell’Irap, taglio del cuneo fiscale e maxi-rateazione delle cartelle esattoriali. Anche il M5S si fa promotore del salario minimo e dello stop agli stage e tirocini gratuiti. Per il mondo del lavoro, propone un nuovo statuto dei lavoratori per garantire a dipendenti e autonomi gli stessi diritti e di rafforzare il reddito di cittadinanza. Oltre alla parità salariale tra uomini e donne, verrà proposta una pensione anticipata per le mamme lavoratrici e la proroga dello sgravio contribuivo al 100% per l’assunzione di donne disoccupate. Iniziativa simile anche per l’assunzione dei giovani under 36, ai quale verrebbe garantita una pensione e il riscatto gratuito della laurea.
Passando al tema ambientale, il modello proposto è quello della società “2000 watt”, così rendere il consumo energetico più sostenibile e ridurre le emissioni annue di gas serra. Poi ancora superbonus: per gli immobili e per gli investimenti delle imprese in fonti rinnovabili. Stop, invece, alle tecnologie considerate «obsolete» al posto di altri non inquinanti, via alle smart road, al ricorso alle tecnologie satellitari per l’utilizzo razionale di acqua e fertilizzanti e agli incentivi per le filiere corte.
Il M5s intende poi estendere il limite dei due mandati a tutti i partiti e porre fine ai cambi di casacca in Parlamento. Dare potere al presidente del Consiglio di revocare i ministri e ai 16enni il diritto di voto. Viene poi proposta la regolamentazione della coltivazione della cannabis per uso personale, il matrimonio egualitario, lo Ius scholae e il superamento dell’improcedibilità nel processo penale. Per la scuola, si punta all’adeguamento degli stipendi degli insegnanti ai livelli europei, la riduzione del numero chiuso per l’accesso all’università e l’introduzione di una scuola dei mestieri.
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