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Ungheria, referendum popolare sulle sanzioni alla Russia? La Ue: «Si decide con leggi europee»

23 Settembre 2022 - 13:52 Gianluca Brambilla
Viktor Orban
Viktor Orban
La proposta avanzata da Fidesz, il partito di maggioranza in Ungheria, ha presto scatenato la reazione delle istituzioni Ue

Una «consultazione nazionale» per chiedere ai cittadini di esprimersi in merito alle sanzioni economiche contro la Russia. È la proposta avanzata ieri, 22 settembre, in conferenza stampa da Fidesz, il partito di maggioranza in Ungheria, al governo guidato da Viktor Orbán. Secondo il parlamentare ungherese Máté Kocsis, le sanzioni economiche starebbero «causando danni all’Europa e avvantaggiando la Russia». Per questo, come chiesto da Orbán, l’Ungheria dovrebbe fare «tutto il possibile per assicurarsi che l’Europa annulli le sanzioni prima di fine anno».

Il colloquio con Lavrov e la risposta dell’Ue

Nelle scorse ore, il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha incontrato a New York, a margine dell’assemblea generale dell’Onu, il suo omologo russo Sergej Lavrov. «La nostra posizione è cristallina – ha ribadito Szijjarto all’agenzia di stampa russa Tass -. Non vediamo alcun motivo razionale per optare per un altro pacchetto di sanzioni, soprattutto quando si tratta di energia. L’energia è una chiara linea rossa per noi. Non siamo pronti a costringere il popolo ungherese a pagare il prezzo di una guerra di cui non è assolutamente responsabile». Il ministro ha poi aggiunto che, anche nelle sedi opportune, l’Ungheria non darà il suo consenso «a tutto ciò che è contrario all’interesse nazionale». La risposta dell’Unione Europea non si è fatta attendere: «Non commentiamo dichiarazioni dei singoli Stati membri e possibili referendum. Quel che è certo è che esiste un quadro giuridico specifico per l’adozione delle sanzioni», ha risposto il portavoce della Commissione Eric Mamer. «È un processo stabilito dai trattati e dalla legislazione europea, non qualcosa determinato sulla base di referendum». Mamer ha poi annunciato che «ulteriori misure restrittive contro la Russia saranno prese al più presto».

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