L’affondo di Lavrov contro von der Leyen: «Sul voto in Italia minacce senza precedenti: così l’Ue diventa dittatura»
Anche il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov va all’attacco della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per le sue parole sugli «strumenti» a disposizione dell’Unione Europea per «recuperare» qualora «le cose dovessero andare in una direzione difficile» dopo l’elezione del prossimo governo in Italia, come nel caso delle strade illiberali e divergenti rispetto alle regole europee intraprese dell’Ungheria e della Polonia. Le parole di von der Leyen si riferivano alla possibilità di recuperare nel caso in cui dovessero venire meno le fondamenta dello stato di diritto sulla base delle regole esistenti in Europa, a prescindere dal governo che sarà eletto: «La Commissione lavora con tutti i governi democraticamente eletti». E secondo il ministro russo le affermazioni della presidente von der Leyen sono «incredibili, non ricordo di aver mai sentito simili minacce dalla leadership europea: l’Unione Europea sta diventando un’entità dittatoriale ed è succube della dittatura di Washington». E Lavrov ha poi concluso: «Sta ai cittadini rispondere».
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