Le proiezioni della Camera confermano: centrodestra al 44%, con Fratelli d’Italia al 26%. Pd leggermente meglio del Senato, 18,8%
La prima proiezione della Camera conferma l’assetto generale registrato finora per il Senato. Swg posiziona il centrodestra al 43,90%, a seguire il centrosinistra al 26,30%. Stessa percentuale del Senato anche alla Camera per il M5S con il 16% di consensi. I rapporti di forza all’interno del centrodestra non cambiano: per Fratelli d’Italia si rileva il 26% delle preferenze, la Lega soffre anche alla Camera con l’8,90% seguita da Forza Italia all’8%. Le distanze tra M5S e Pd continuano ad essere molto corte: il partito di Enrico Letta ottiene il 18,80% dei consensi. A seggi ormai chiusi, con il 64% degli italiani che ha deciso di recarsi alle urne, le terze proiezioni del Senato invece, fornite da Swg, confermano quanto anticipato da quelle precedenti e dagli exit poll: il centrodestra risulta in netto vantaggio con il 44%, a seguire il centrosinistra con il 26%. Le percentuali di Swg forniscono un quadro ancora più vicino agli esiti definitivi delle preferenze espresse dagli italiani con il Movimento Cinque Stelle che si posiziona anche in questo caso come il terzo partito d’Italia nelle preferenze con il 16%. Un risultato che avvicina il Movimento al consenso ottenuto dal Partito Democratico di Enrico Letta, collocato al 18,70%. Se da un lato le proiezioni di Swg confermano il sorpasso del partito di Giuseppe Conte sulla Lega, dall’altro evidenziano un significativo cambiamento per lo stesso partito di Matteo Salvini che riesce a registrare pochi centesimi di percentuale in più rispetto a Forza Italia: Swg lo colloca all’8,80% dei consensi. Forza Italia all’8,20%. Se i risultati venissero confermati Fratelli d’Italia avrebbero registrato più del triplo delle preferenze di quelle conquistate dalla Lega. Una situazione che andrebbe a confermare le simulazioni di Opinio per Rai sul numero di seggi al Senato e alla Camera: il Centrodestra otterrebbe tra i 227-257 seggi alla Camera e 111-131 al Senato. La Lega conterebbe così meno della metà dei posti riservati a Fratelli d’Italia.
L’assegnazione dei seggi: Centrodestra tra 227-257 alla Camera, 111-131 al Senato. La Lega in sofferenza
Secondo le proiezioni il partito di Giorgia Meloni rappresenterebbe il 60% delle preferenze all’interno della coalizione di centrodestra. Un elemento da non sottovalutare nel conteggio dei seggi assegnati alla Camera e al Senato. Le simulazioni di Swg hanno calcolato una forbice tra i 109 e i 119 posti al Senato destinati al centrodestra, Opinio per Rai confermano più o meno la forbice tra 114-126. Alla Camera la simulazione Rai riporta 227-257 posti per il centrodestra. E’ evidente che se i numeri delle proiezioni sui partiti venissero confermati dagli esiti definitivi, la Lega di Matteo Salvini soffrirebbe una forte minoranza di seggi disponibili, potendo contare su meno della metà di quelli destinati a FdI. Stessa cosa per Forza Italia di Silvio Berlusconi.
I rapporti di forza nel centrodestra. Meloni pigliatutto
La coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia è secondo le proiezioni la vincitrice delle elezioni politiche italiane. I risultati preliminari cominciano a delineare all’interno del gruppo degli equilibri a tratti inaspettati che vedono la Lega di Matteo Salvini distaccarsi di poco dal risultato ottenuto da Forza Italia di Silvio Berlusconi. Un rapporto di forze che vedrà, a risultati definitivi confermati, la leader Giorgia Meloni assumere un peso decisamente importante nelle decisioni politiche del prossimo futuro. Oltre a vedersi garantita l’ipoteca su Palazzo Chigi, con la possibile nomina a presidente del Consiglio, la leader di Fratelli d’Italia, con il 60% di forza sugli alleati, potrà alzare la voce sull’assetto del nuovo governo e dei suoi ministri. «Voglio più voti della Lega», aveva detto poche ore fa dopo essersi recato alle urne Silvio Berlusconi, augurandosi una maggioranza di preferenze all’interno della coalizione per il partito di Matteo Salvini. «Ci vado d’accordissimo e con lui ho nutrito un’amicizia fruttuosa. Sarei il regista del nuovo governo», ha aggiunto il presidente di Fi. Ma le cose in questa giornata elettorale sembrerebbero non essere andate proprio così. Tra i tre alleati, è stato proprio Matteo Salvini a commentare i dati delle proiezioni esprimendo grande entusiasmo per il vantaggio del centrodestra.
September 25, 2022
La giornata triste del Pd e la poca distanza dal M5S
«Questa è una giornata triste», ha detto subito dopo le prime proiezioni il capogruppo del Partito Democratico alla Camera Debora Serracchiani. E in effetti per la coalizione di Centrosinistra, in particolare per il partito guidato da Enrico Letta, questa tornata elettorale sembra registrare dei numeri in picchiata. Le ultime proiezioni collocano il Pd al di sotto del 20% di preferenze. Con il 18,70% i democratici superano di poco il numero di preferenze espresse per il Movimento Cinque Stelle al 16%. Una distanza decisamente corta, vissuta dai democratici come una sconfitta con cui dover fare i conti fin da subito. In quanto ai pentastellati il risultato ottenuto sarebbe senza dubbi da festeggiare. Nonostante la scissione di pochi mesi fa per opera dell’ex leader Luigi di Maio e le non poche turbolenze interne, il Movimento è arrivato quasi ad agganciare il secondo partito d’Italia.
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