Le teorie No vax sul vaccino tetravalente alla Camera dei Deputati: prive di fondamento scientifico
Capita spesso che vecchi episodi vengano riciclati e presentati come recenti. Il caso dell’intervento di Loretta Bolgan in una conferenza presso la Camera dei deputati è un esempio tra tanti. Si parla di presunte sostanze pericolose contenute nei vaccini, ma non quelli anti Covid: l’evento si svolse ben prima della pandemia. Si tratta di una delle conferenze stampa, organizzate da Corvelva e dall’allora deputata M5S Sara Cunial (entrambe figure apprezzate negli ambienti No vax) il 24 gennaio e il 27 giugno 2019. Di certe teorie ne avevamo parlato nel 2021 e ribadiamo, come allora, che le affermazioni di Bolgan risultano prive di fondamento. Vediamo perché.
Per chi ha fretta:
- Il fatto che delle affermazioni vengano fatte in una conferenza stampa alla Camera dei deputati non le rende fondate scientificamente.
- Quelle presentate da Bolgan non si riferiscono ai vaccini Covid, ma al vaccino tetravalente.
- Metodi e risultati si sono rivelati privi di fondamento.
Analisi
Gli autori di queste condivisioni usano l’intervento di Bolgan per sostenere una lista di contaminanti nei vaccini. Si perde totalmente il riferimento temporale. È facile quindi associare tali sostanze ai vaccini Covid:
– FETI ABORTITI!
– RNA CONTAMINANTE
– DNA UMANO COMPLETO
– DNA DI SCIMMIA (CANCEROGENO)
– DNA DI TOPO
– DNA DI PAPILLOMA VIRUS (CANCEROGENO)
– FORMALDEIDE (CANCEROGENA)
– ALLUMINIO (CANCEROGENO, ALZHEIMER)
– CELLULE EMBRIONALI DI POLLO
– ERBICIDI
– ACARICIDI
– TOSSINE CHIMICHE
– COMPOSTI NON IDENTIFICATI
– MATERIALE GENETICO SINTETICO
– 4 VIRUS CONTAMINANTI: LEUCEMIA AVIARIA; ANEMIA EQUINA; RETROVIRUS ENDOGENO
– ALLERGENI PERICOLOSI PERCHE’ PRODUCONO ANTICORPI PERICOLOSI.
Le conferenze alla Camera sul vaccino tetravalente
Bolgan ha esordito come tecnico di parte negli studi legali. Successivamente ha offerto le sue competenze come consulente scientifico, a favore di alcune associazioni impegnate a sostenere cause legali su presunti danni da vaccino. L’evento in oggetto riguardava le analisi condotte da Bolgan sul vaccino tetravalente Priorix Tetra, presentate durante le due conferenze denominate Vaccinegate in Parlamento. Parliamo di un farmaco importante, che viene somministrato ai bambini tra gli 11 mesi e i 12 anni di età, proteggendoli contro malattie, che altrimenti tornerebbero a mietere vittime tra i giovanissimi: morbillo, parotite, rosolia e varicella.
Il fatto è che i metodi e la qualità delle analisi -così come riportate da Bolgan – potrebbero far trovare nei vaccini qualsiasi cosa. Da ricordare l’intervento (sistematicamente censurato da chi diffonde queste clip), del senatore 5 Stelle Marco Bella (professore di chimica organica), durante la seconda conferenza (video integrale qui):
Marco Bella fa notare per esempio che, nel suo rapporto tecnico, Bolgan riesce a trovare persino tracce di viagra (Sic!). Dall’analisi dei lotti risulterebbe persino la potenziale presenza di diserbanti, erbicidi e acaricidi. l problema secondo il professore, sarebbe negli spettri di massa utilizzati, che arriverebbero fino a sette cifre decimali. Non si conoscono strumenti così precisi.
Perché i dati di Bolgan sono errati
Il lavoro in questione è stato sottoposto a revisione a suo tempo dal professor Enrico Bucci, il quale analizzò i due documenti su cui si basava l’intera conferenza, assieme ai colleghi Raffaele Calogero e Piero Carninci: Vaccinegate e Do you cov me?. «Si desume come il [primo] documento in questione sia stato utilizzato per ingenerare un pubblico allarme – spiega Bucci –, senza al contempo mettere a disposizione della comunità scientifica e dei cittadini tutti i dati in originale, al fine di verificare le dichiarazioni rese, come ci si attenderebbe da un’analisi fatta secondo i canoni, globalmente accettati, del metodo scientifico».
La seconda fonte doveva essere quella più robusta, in quanto si presentava come studio scientifico. Peccato che sia stato bocciato dai revisori. «Non è possibile confermare la presenza di nessuno dei genomi contaminanti riportati, ed esistono forti indizi che portano a pensare alla presenza di numerosi falsi positivi – continua Bucci –. Non esistono limiti di legge in Europa che fissino una soglia per l’ammontare di DNA umano presente in un lotto vaccinale […] vi è da tempo evidenza che anche dosi altissime di DNA umano non sia in grado di indurre rischi significativi neppure su periodi di osservazione lunghi».
Conclusioni
Le affermazioni di Bolgan, private del loro contesto temporale, sembrano riferite ai vaccini Covid, mentre riguardavano delle analisi (condotte con metodi discutibili) sul vaccino tetravalente, presentate alla Camera dei deputati durante le conferenze denominate Vaccinegate, le quali si sono rivelate infondate.
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