«Mobilitazione parziale», continua la fuga dei cittadini russi via terra. La Georgia: «Arrivi raddoppiati in una settimana»
Dopo l’annuncio della «mobilitazione militare parziale», continua la fuga dei cittadini russi verso i Paesi vicini. In Georgia, fa sapere il ministero degli Esteri di Tbilisi, gli arrivi di cittadini russi sono raddoppiati nel giro di una settimana, attestandosi sui circa 10 mila al giorno. Stessa situazione anche in Finlandia, dove ieri la Rajavartiolaitos, la Guardia di Frontiera, ha registrato l’ingresso di «7.743 russi attraverso il confine terrestre». Di questi, circa la metà sono rimasti nel Paese, mentre 3.662 sono già usciti per spostarsi altrove. «Il traffico è ancora intenso ma si è ridotto rispetto al picco del fine settimana – fa sapere la guardia di frontiera finlandese – La maggior parte di chi entra si dirige verso altri Paesi». Finlandia e Georgia non sono gli unici Paesi che hanno segnalato un aumento degli arrivi di cittadini russi. Anche il confine con la Mongolia è affollato da giorni, con persone che hanno detto di aver atteso in fila anche 16 ore pur di lasciare la Russia. Il Kazakhstan, invece, ha dichiarato oggi che offrirà assistenza a tutti i russi in fuga dalla mobilitazione parziale. «Recentemente abbiamo avuto molte persone dalla Russia che sono venute qui», ha spiegato il presidente Kassym-Jomart Tokayev. «La maggior parte di loro è costretta ad andarsene a causa della situazione disperata. Dobbiamo prenderci cura di loro e garantire la loro sicurezza».
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