No! Il pavimento di piazza Montecitorio non ha un messaggio in codice collegato ai Rothschild
Un grande protagonista delle ultime elezioni politiche è stato, senza dubbio, l’astensionismo. Tra le diverse spiegazioni che questo dato potrebbe offrire, ce n’è una che risiede nel complottismo più sfrenato, e riguarda i Rothschild e Palazzo Montecitorio.
Per chi ha fretta:
- Un post su Facebook allude a misteriose manovre dei Rothschild nei palazzi del potere italiani
- La “prova” viene individuata nella pavimentazione di piazza Montecitorio, che secondo alcuni utenti avrebbe un disegno ispirato all’aspetto del candelabro della tradizione ebraica (Menorah)
- In realtà, il progetto ha tracciato dei segni in travertino tra i sampietrini per valorizzare la funzione dell’obelisco presente nella piazza, «sofisticata misura del tempo e meridiana del mezzogiorno»
Analisi
«Il 25 settembre io non voto Rothschild»: questo il testo che accompagna una foto condivisa su Facebook. Nell’immagine, vediamo la pavimentazione di piazza Montecitorio messa a confronto con il candelabro della tradizione ebraica (Menorah). Viene così proposta un’analogia tra le linee e le curve tra i sampietrini antistanti la sede della Camera dei Deputati, riproponendo l’annosa narrazione secondo cui la politica sarebbe manovrata dal «potere ebraico sionista».
Il confronto viene condiviso anche in questo post, accompagnato da un video in cui l’aforista Lidia Sella afferma: «Il rito delle elezioni serve a consacrare un pluralismo fasullo. I padroni del mondo, se da un lato promuovono il consenso, dall’altro manovrano il dissenso. I politici delle demoplutocrazie occidentali, eterodiretti dai signori del denaro, della guerra, del petrolio e della farmaceutica, sono specializzati in ruberie menzogne e tradimenti». L’intervento va avanti per qualche altro minuto, ma il senso è chiaro. La tesi non è nuova, così come non è nuova l’associazione tra Menorah e la piazza romana.
Un collegamento forzato
Il perché fosse un collegamento forzato avevamo provato a spiegarlo già nel 2019, a proposito di un post che circolava riguardo un presunto complotto giudaico-massonico. In quell’occasione avevamo scritto che, riguardo il simbolo nella pavimentazione all’ingresso di Montecitorio, troviamo lo stesso una spiegazione ben lontana da un diretto simbolismo ebraico.
Come spiegano gli autori di Archi Diap in un articolo apposito:
«Infine è bene soffermarsi sulla riutilizzazione dell’obelisco, in origine sito nel Campo Marzio, posto in Piazza Montecitorio solo nel 1789 con funzione di sofisticata misura del tempo e meridiana del mezzogiorno.
Queste ultime risultano essere più evidenti grazie all’attento studio di Franco Zagari che ha posto una guida a terra che evidenzia il passaggio del sole, quando per pochi attimi attraversa un foro dello sferoide in cima all’obelisco e buca l’ombra al suolo».
La riqualificazione dell’area, terminata dal progettista Franco Zagari e dal suo team nel 1998, venne inoltre annunciata così negli articoli dell’epoca:
D’altra parte è stata rivalutata l’ antica funzione dell’ obelisco, orologio solare posto al centro della piazza da Pio VI alla fine del Settecento. Secondo Zagari gli arredi che prima ingombravano la piazza rendevano impossibile notare la spettacolarità e la precisione di questo “miracolo scientifico”. Ora il mezzogiorno astronomico segnato dall’ obelisco con un buco d’ ombra in terra, prodotto da un raggio di sole che puntualmente passa per una cavità posta sulla sommità dell’ obelisco è evidenziato da una guida in travertino con inserti in metallo incastonata sulla pavimentazione, formata dai vecchi sampietrini.
Anche nel blog dello stesso autore del progetto, Francozagari.it, viene evidenziato come l’intenzione sia quella di rendere visibile la sofisticata riutilizzazione dell’obelisco come meridiana nel 1789 (in origine asta gnomonica dell’Orologio di Augusto): «una traccia a terra permette di leggere il “mezzogiorno vero” (astronomico), quando la luce del sole passa attraverso un foro dello sferoide in sommità e buca l’ombra al suolo».
Conclusioni
I Rothschild non hanno niente a che fare con la configurazione odierna di Piazza Montecitorio e con la sua pavimentazione. La riqualificazione operata da Franco Zagari voleva infatti premiare il ruolo dell’obelisco, sofisticata misura del tempo e meridiana del mezzogiorno, anche grazie alla guida in travertino incastonata tra i sampietrini.
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