TikTok è diventato uno strumento di informazione per i migranti che attraversano la giungla per arrivare negli Usa – I video
Sono centinaia di migliaia le persone che, ogni anno, intraprendono un lungo e pericoloso cammino per raggiungere la frontiera tra Messico e Stati Uniti, sperando di riuscire a entrare nel Paese del “sogno americano”. Chi proviene dal Sud America è costretto ad attraversare il Darien Gap, un passaggio illegale di 96 chilometri nella giungla al confine tra Panama e Colombia, noto per le insidie che nasconde, tra serpenti velenosi, sentieri rischiosi, fazioni paramilitari e ladri. Ma la sua pericolosità non dissuade i migranti dal tentare l’attraversamento, diventato sempre più comune: secondo le autorità panamensi, sono 134 mila le persone che l’hanno attraversato a settembre 2022, un numero che ha già superato quello di tutto il 2021, 133.726. Molti di coloro che oltrepassano la frontiera provengono dal Venezuela, dove la diffusa insicurezza alimentare, la violenza e la povertà hanno spinto quasi 7 milioni di persone a fuggire negli ultimi anni. E mentre in precedenza c’era la possibilità di volare in Messico e cercare di raggiungere il confine con gli Stati Uniti da lì, un nuovo visto obbligatorio in Messico, così come in altri Paesi dell’America centrale, ha costretto molti a viaggiare attraverso il Darien Gap. Tra i rifugiati, migranti e richiedenti asilo che pianificano i loro viaggi a nord, verso gli Stati Uniti, è diventato sempre più frequente l’utilizzo dei social media e di Whatsapp per scambiarsi informazioni. La svolta, in questi ultimi mesi, è stato servirsi di TikTok: sempre più utenti hanno iniziato a caricare sulla piattaforma i resoconti del loro attraversamento della giungla per informare i prossimi migranti su cosa li aspetta, ricevendo migliaia e, in alcuni casi, milioni di visualizzazioni. A settembre, l’hashtag #darien era stato visualizzato quasi mezzo miliardo di volte. «I video sono diventati virali perché la gente sente il bisogno di sapere quanto sia fattibile fuggire», ha detto ad Al Jazeera Jonathan Noguera, attivista per i diritti dei rifugiati e dei migranti a Lima, in Perù.
I video informativi su TikTok
Enderson Contreras, venezuelano di 25 anni, è stato tra i primi ad avere l’idea di sfruttare TikTok. Prima di intraprendere un viaggio di 45 giorni iniziato in Perù e terminato negli Stati Uniti, Contreras aveva consultato la popolare app video per avere informazioni sul pericoloso cammino che lo attendeva. Ma quello che aveva trovato online era stato deludente. «I video che ho visto all’epoca mancavano di informazioni», ha raccontato ad Al Jazeera. «Per questo ho deciso di creare qualcosa che mostrasse cosa significa davvero attraversare il Darien». Contreras, che ora vive nel sud della Florida, ha caricato su TikTok più di una mezza dozzina di video del suo viaggio attraverso il Darien Gap, che insieme hanno ottenuto più di 12 milioni di visualizzazioni. Mostrano flussi di rifugiati e migranti che si arrampicano a fatica su pendii scoscesi, famiglie che si accalcano intorno ai fiumi per riposare e viaggiatori che percorrono con cautela sentieri fangosi. In un video virale postato da un altro utente di TikTok, una robusta corda è necessaria per aiutare un gruppo di circa 25 persone ad attraversare un fiume impetuoso. In un altro video con 4,1 milioni di visualizzazioni, un uomo non è in grado di camminare dopo essersi ferito a una gamba. Il creatore del video chiama i suoi familiari per mettersi in contatto con loro e in un video successivo dice che l’uomo è morto per un attacco di cuore sul sentiero.
@marlon23jr #Venezolanos #Darien ♬ Sumérgeme – Jesús Adrián Romero
@lamorasth93 esto es trabajo en equipo 🫡#viral #parati #selva #dairen #darien #darienlake #eeuu #usa ♬ sonido original – Bryan González
La storia di David Ramirez
Anche David Ramirez, 25 anni, ha parlato con conoscenti e fatto ricerche online prima di partire all’inizio di agosto dalla sua casa nella città venezuelana di Barcellona. Dopo una rapida occhiata a YouTube, Ramirez ha detto di essere finito su TikTok, dove ha trovato una grande quantità di video. «Ho visto registrazioni di persone morte, di montagne e di animali. Ho guardato tutto quello che ho potuto», ha raccontato ad Al Jazeera da New York, dove attualmente è rifugiato e dove si sta preparando per chiedere asilo politico. Ramirez ha raccontato che i resoconti lo hanno spaventato, ma non lo hanno dissuaso dall’intraprendere il viaggio. Al contrario, lo hanno aiutato a identificare ciò di cui avrebbe avuto bisogno per sopravvivere, come stivali e vestiti robusti, una corda e un disinfettante per respingere gli animali selvatici. «Ho portato con me molte di queste cose che ho visto nei video e sono state utili», ha detto Ramirez, che ha camminato per sette giorni sotto una pioggia battente prima di emergere dalla giungla. Da parte sua, Contreras ha detto che mentre alcuni dei video che ha postato su TikTok lo mostrano mentre ride con i membri della sua famiglia che hanno fatto il viaggio insieme a lui, l’attraversamento è stato tutt’altro che facile. «Alcune persone si confondono. Dicono: “Come può essere difficile se stavi ridendo o ti stavi divertendo?”. Non ho girato nessun video piangendo, ma ho pianto», ha raccontato. «Ogni giorno pregavo: “Dio, ti prego, portaci via da qui”».
@endercontrerass Un paseíto en las canoas, rumbo a salir del Darien 💪 Gracias al hermano Indio Panameño que me permitio grabar la experiencia y compartirla con el mundo… #Viral #Usa #conquistandoamerica #Darien #Panama #Colombia #Eldarien ♬ sonido original – Ender Contreras
Il rischio di disinformazione
Né Panama né la Colombia pubblicano le cifre ufficiali del numero di morti tra i rifugiati e i migranti che attraversano la giungla, ma secondo i notiziari locali solo a luglio erano morte almeno 76 persone. E nessuno dei due stati si preoccupa di fornire informazioni ufficiali sull’attraversamento. A questa mancanza sopperiscono i video online, che però destano preoccupazione negli esperti di migrazioni. Non solo perché evidenziano l’assenza di tutela dei diritti umani dei migranti, ma perché rischiano di diffondere disinformazione. «Il grande rischio è che nessuno controlla queste informazioni. Nessuno sa chi pubblica i video o quali siano i suoi interessi», ha dichiarato ad Al Jazeera Maria Clara Robayo, ricercatrice sulla migrazione presso l’Osservatorio sul Venezuela dell’Università del Rosario di Bogotà. «Sebbene sia importante che questi video su TikTok e altre piattaforme di social media stiano emergendo, sono necessarie politiche pubbliche che coordinino queste informazioni. Così come sono necessarie fonti ufficiali che facciano da contrappeso a queste informazioni», ha aggiunto. Le autorità colombiane e panamensi non hanno ancora commentato pubblicamente la crescente popolarità dei video TikTok di rifugiati e migranti. Un funzionario colombiano dell’immigrazione ha dichiarato ad Al Jazeera di non conoscere i video.
@endercontrerass Subidas dificil de escalar… Mas del Darien… #nomasmentiras #Eldarien #Colombia #Panama #conquistandoamerica ♬ Amanecer en la Selva Amazónica – Desestresse
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