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Il filosofo filo-Putin Dugin: «Oggi ha dichiarato guerra all’Occidente: ci saranno profonde conseguenze»

30 Settembre 2022 - 17:52 Redazione
Da posizione diametralmente opposta, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha usato toni altrettanto netti commentando il discorso del presidente russo: «La Russia ha lanciato un missile energetico al cuore del nostro sistema economico: dobbiamo mobilitarci»

Il filosofo russo Alexandr Dugin cita la Bibbia per commentare il discorso di Vladimir Putin sull’annessione delle quattro regioni ucraine alla Russia, momento secondo il politologo vicinissimo al Cremlino segna un momento storico enorme: «Un manifesto della Tradizione – scrive su Telegram – Non riesco a immaginare la profondità delle conseguenze. È così che il Davide dell’Antico Testamento lanciò la fiondata contro il gigante Golia». Secondo Dugin, l’intervento del presidente russo che ha apertamente sfidato l’Occidente: «è molto più importante dell’unità con i quattro nuovi soggetti: è una netta dichiarazione di guerra all’Occidente e al mondo moderno in generale». Per poi arrivare a definire il discorso di Putin «escatologico, religioso». Esulta più apertamente il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev: «La verità trionfa! La Grande Russia è rinata!». Toni altrettanto duri, da posizione diametralmente opposta, sono arrivati invece dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel: «Agli europei dico: la Russia lancia missili agli ucraini ma ha anche lanciato un missile energetico al cuore del nostro sistema economico e sociale – ha sottolineato Michel – Dobbiamo mobilitarci. Non per la guerra, ma per preservare la pace, la sicurezza, la prosperità. Ognuno ha un ruolo da svolgere».

Il presidente americano Joe Biden ha condannato le «annessioni fraudolente» di Putin e ha annunciato «una nuova raffica di sanzioni contro la Russia». Nel mirino degli Usa entrano decine di società del settore tecnologico e della difesa, centinaia di deputati, oltre 900 dirigenti e i vertici della banca centrale russa. In giornata è arrivata anche la condanna della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «La Russia è una minaccia alla sicurezza Ue. Le sue annessioni non hanno valore», ha detto la probabile futura premier italiana. Sulla stessa linea anche la neopremier britannica Liz Truss: «Non esiteremo a prendere altre azioni e faremo in modo che Putin perda questa guerra illegale», ha scritto su Twitter.

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