Putin: «Le 4 regioni ucraine annesse per sempre alla Russia. Ora se Kiev vuole si può trattare la pace» – Il video
«Il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta netta». Alla sala Georgievsky al Gran Palazzo del Cremlino, Vladimir Putin ha tenuto quel discorso che la stampa di Mosca aveva annunciato come «grandioso» e, soprattutto, ha firmato i trattati di annessione di quattro regioni ucraine: Donetsk, Lugansk, Cherson e Zaporizhzhia. Il presidente russo ha dato una motivazione culturale all’ampio consenso (fino al 93%) ottenuto con i referendum. «Una storia condivisa», ha detto, «nonostante tutte le difficoltà che le generazioni nate dopo la dissoluzione dell’Unione sovietica hanno dovuto affrontare». Le bandiere delle 4 regioni sono state sistemate a pochi metri da quella russa e i leader filo russi hanno preso parte tra il pubblico. Alcuni filmati hanno mostrato autobus diretti al Cremlino per assistere al discorso di Putin, con la macchina di propaganda russa che si aspetta un bagno di folla a sostegno delle annessioni del Donbass. Nella sala sono presenti anche diversi parlamentari, tra cui l’ex pugile già chiamato al fronte (ma ancora fermo al Cremlino) Nikolaj Valuev, Anatoly Wasserman e Gustav Milonov.
L’attacco agli Usa e il riferimento all’Italia
Rivolgendosi a Zelensky, il presidente russo ha lanciato un appello affinché «il regime di Kiev termini la guerra iniziata nel 2014 per tornare al tavolo delle trattative, accusando l’occidente di «delirio, un inganno vero e proprio, con doppi e tripli standard» e definendo «sporche bugie» le promesse di non espandere la Nato a est. L’invito è quello di rispettare le volontà del popolo, anche perché, come avevano già anticipato gli alti funzionari russi, ora le 4 regioni sono parte della Russia e «faremo di tutto per proteggerle», ha ribadito Putin. Poi, l’attacco agli Stati Uniti: «Sono stati il solo Paese al mondo ad aver usato le armi nucleari due volte e hanno creato un precedente», ha ricordato il presidente russo, incolpando proprio gli Usa – che «mentono come Goebbels» – per il sabotaggio del gasdotto Nord Stream. Eppure, sostiene Putin, «la maggior parte delle nazioni del mondo vuole cooperare con la Russia». Per quanto riguarda l’Ue, il leader russo è stato altrettanto netto: «Facendole abbandonare le forniture di idrocarburi dalla Russia, gli Stati Uniti stanno portando l’Europa alla deindustrializzazione – ha detto Putin – I politici dell’Ue lo capiscono, ma tradiscono i loro Paesi». Riferendosi all’Italia, poi, il presidente russo ha ricordato un vecchio dibattito di oltre tre anni fa: «Vogliamo che in Russia ci siano il genitore 1 e il genitore 2 invece di mamma e papà? Siamo completamente impazziti?», si è chiesto Putin.
September 30, 2022
September 30, 2022
Fonte video in evidenza: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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