Frigo, lavatrice, forno, condizionatore: quanto costa accendere un elettrodomestico al giorno dopo i rincari delle bollette
L’inizio dell’autunno trascina con sé l’annunciato rincaro dei costi nelle bollette dell’energia elettrica nel mercato tutelato. Oggi 1° ottobre scatta infatti scatta l’aumento del 59% delle tariffe della luce che è destinato a incidere sui bilanci di svariate famiglie italiane. Parliamo infatti di un raddoppio rispetto all’anno scorso nei centesimi a kilowattora, che passano da 30 a 66: quasi il quadruplo dei 16 centesimi dell’estate 2020. E a breve arriveranno anche i rincari sul gas: martedì l’autorità per l’energia Arera certificherà un aumento dell’80% del prezzo del metano. Ma quanto costa tenere acceso un elettrodomestico per 24 ore dopo i rincari delle bollette?
La stima delle spese quotidiane
Il Messaggero ha pubblicato oggi una stima delle spese quotidiane collegate agli elettrodomestici, in collaborazione con Facile.it, il portale di comparazione dei prezzi di assicurazioni, prestiti, connessione a internet e forniture di luce e gas. Considerando i consumi dichiarati nelle etichette energetiche dei singoli elettrodomestici e il prezzo di riferimento dell’energia nel mercato tutelato aggiornato a oggi, si ottengono le seguenti proiezioni:
- un frigorifero per esempio arriva a consumare, a seconda della sua efficienza, dai 30 centesimi al giorno a un euro: quasi una trentina d’euro al mese, oltre 350 l’anno;
- sempre mediamente, il costo una cottura al forno oscilla dai 46 ai 73 centesimi;
- quello di una lavatrice in azione per un’ora varia da 53 a 88 centesimi.
E ancora. Guardare un film di due ore da una televisione al led da 40 pollici, invece, costerà fino a 12 centesimi. Brutte notizie anche per chi ha una folta capigliatura: tenere acceso per dieci minuti un phon da 2.000 watt costerà circa 22 centesimi. Neanche il router del Wi-Fi scampa agli aumenti, arrivando a costare mediamente 13 centesimi al giorno (circa 50 euro l’anno). Il think tank per il clima Ecco ha stimato che la spesa di questo inverno per una famiglia tipo sarà triplicata rispetto allo stesso periodo del 2019-2020, l’ultimo prima del Covid. Un taglio al budget che spingerà un italiano su due a stringere la cinghia sull’acquisto di beni essenziali, come il cibo.
Piccoli accorgimenti per risparmiare
In questo momento, «l’unica possibilità che si ha per dare un contributo concreto a famiglie e imprese» consiste in un intervento a livello europeo «su questo tetto al prezzo dell’energia e del gas, e in generale dei combustibili», dividendo inoltre «quella che è la produzione da fonti rinnovabili, che subisce oggi il medesimo costo». Di questo almeno è fermamente convinto Vincenzo Paldino, presidente di Udicon Emilia-Romagna, che nel corso di un’intervista all’agenzia Dire ha invocato provvedimenti dallo Stato italiano e da Bruxelles per ricalibrare i costi dell’energia. Paldino ha anche dispensato consigli pratici per attutire l’impatto della stangata: «diminuire il riscaldamento almeno di un paio di gradi, quindi stare sui 19 gradi piuttosto che i 21», ma anche «evitare di stare molto tempo sotto la doccia» e di «accendere elettrodomestici che non servono, con un occhio alle spie» che rimangono accese. Piccoli accorgimenti che potrebbero tradursi in un grande risparmio, fino ai 400 euro annui secondo le stime dell’associazione su una famiglia media con due figli. Soluzioni che, conclude Paldino, «non servono ad azzerare completamente l’aumento, ma possono aiutarci».
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