Confindustria, Bonomi e l’alt al governo: «Non possiamo permetterci flat tax e prepensionamenti»
«Non possiamo permetterci immaginifiche flat tax e prepensionamenti». Così Confindustria mette in guardia il futuro governo. A parlare è Carlo Bonomi all’assemblea degli industriali di Varese di oggi, 3 ottobre. Ha precisato che non si tratta di volere negare ai partiti la possibilità di perseguire le promesse fatte in campagna elettorale, ma che è un monito di fronte alle emergenze del presente: energia e finanzia pubblica. Questi «non possono ammettere follie per evitare l’incontrollata crescita di debito e deficit», ha commentato Bonomi, il quale si augura che il Governo venga formato nei tempi più rapidi possibili, ma anche con una struttura che privilegi la competenza attraverso la scelta di «ministri autorevoli, competenti e inappuntabili». Una linea chiara quella definita da Bonomi per il nuovo esecutivo in arrivo, su cui il presidente di Confindustria ci tiene però a sottolineare che non si tratta di un commento sui risultati elettorali. «A votare sono gli italiani e non le imprese. Noi non tifiamo né per uno e né per l’altro. Proponiamo le misure e giudichiamo cosa viene fatto». Un altro tema fondamentale per gli imprenditori «è il rispetto delle regole di bilancio, la scelta atlantica, l’adesione alla Nato, il rispetto dello stato di diritto». Altrimenti «l’Italia (e le imprese) finiscono in ginocchio».
Energia e gas
«Sull’energia serve una Europa che condivida gli sforzi. Non si può essere uniti sulle sanzioni e poi sull’energia divisi lasciando che ogni Paese si muova autonomamente. Sull’energia l’Italia non può farcela da sola», ha continuato Bonomi nel suo intervento in cui a più riprese ha posto l’accento sulla crisi energetica. Delineata da Confindustria una «questione di sicurezza nazionale» su cui il nuovo governo «deve sapere che senza industria non c’è l’Italia», ha detto Bonomi. Aggiungendo: «C’è bisogno di serietà, unità e responsabilità su energia e finanza pubblica». E in questa direzione per Confindustria la prima priorità da battere è il tetto al prezzo del gas, da applicare su tutto e non solo quello che viene esportato dalla Russia. In secondo luogo servirebbe anche «una sospensione del mercato Ets: riteniamo assurdo che i fondi speculativi possano operare su questo mercato e serve un indice diverso sul mercato Ttf olandese».
«Continuità con il Governo Draghi»
L’associazione di categoria ha voluto dare delle indicazioni al nuovo governo che si pongono in continuità con quello uscente di Mario Draghi. «Il Governo Draghi – ha detto Bonomi – è stato capace di impiegare 60 miliardi di sostegno senza pregiudicare debito e deficit. Una cosa mai successa in passato. Ma ora non si può contare sulle stesse entrate con il nuovo Governo che si troverà ad affrontare spese». E infine, Bonomi ha concluso che «non si può compromettere la discesa del debito perché si rischierebbe di discostarsi dagli accordo con l’Europa e questo farebbe aumentare fortemente lo spread. E se questo accade si riduce anche la voce dell’Italia al tavolo per la revisione delle regole europee per il prossimo anno. Il nostro Paese semplicemente non se lo può permettere».
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