Ballottaggio in Brasile, i campioni del calcio si schierano: Neymar con Bolsonaro, Juninho per Lula
Neymar che canta e balla su TikTok con il motivetto usato da Jair Bolsonaro nella campagna elettorale per la sua rielezione come base musicale, ha fatto il giro del mondo. Un appoggio di certo gradito dal presidente del Brasile uscente, che non ha esitato nel ricondividere il video nei suoi profili social. Del resto, O Ney è tra i calciatori brasiliani più famosi all’estero e quei pochi secondi sono stati visti da oltre 14 milioni di persone. L’appoggio della star del Paris Saint-Germain ha provocato non poche polemiche, dalle più annose che mettono in discussione la partecipazione politica degli sportivi che aveva già travolto LeBron James, a quelle più specifiche: «È terribile il suo sostegno al razzista Bolsonaro», aveva commentato l’ex attaccante brasiliano Walter Casagrande. Tuttavia, la lista dei campioni della seleção che nelle ultime settimane hanno manifestato il proprio appoggio al presidente uscente è lunga, forse più di quella che contiene i supporter del rivale Lula. In vista del ballottaggio del 30 ottobre, ora ogni passaggio può essere decisivo.
La squadra di Bolsonaro
Daniel Alves
L’ex terzino di Barcellona, Juventus e Paris Saint-Germain, nonché il calciatore più titolato della storia (44 trofei), ha pubblicato l’1 ottobre un video non proprio diretto come quello di Neymar, ma facilmente interpretabile. In meno di un minuto, Daniel Alves ha detto di adorare il vecchio slogan che Bolsonaro usava nel 2018: “Brasile sopra tutti e Dio sopra tutti“, «ma non perché sia stato scelto dalla parte politica». Tuttavia, il fatto di averlo pubblicato proprio il giorno prima delle aperture dei seggi, lascia poco spazio all’immaginazione.
Rivaldo
Ben più diretto è stato il commento di Rivaldo. L’ex attaccante di Barcellona e Milan ha prima pubblicato un video in cui raccomandava di scegliere il numero 22, ovvero quello che l’urna elettronica associa al leader di destra, e poi si è congratulato con il risultato delle urne. «Non posso credere che così tante persone abbiano scelto l’altra parte e votato per un ex detenuto», ha scritto nella descrizione della foto che lo ritrae abbracciato a Bolsonaro.
Lucas Moura
L’attaccante del Tottenham, Lucas Moura, durante un’intervista al podcast Cara a Tapa ha dichiarato di essere di destra e che avrebbe votato per Bolsonaro. Dai suoi profili social, nelle prime settimane di settembre, rispondeva ad alcuni commenti negativi riguardo le sue dichiarazioni scrivendo che il Brasile ha bisogno di cambiamento. Per questo motivo supporta il leader di destra che, se fosse un razzista, «sarebbe in prigione».
Pelé e Ronaldinho
Da O Ney a O Rei, passando per il Gaucho. In passato sia le due leggende del calcio brasiliano, Pelé e Ronaldinho, avevano dichiarato in un modo o nell’altro il proprio sostegno al partito di Bolsonaro. Del primo è celebre la foto che lo ritrae con una storica maglia del suo Santos sulla quale ha scritto una dedica al presidente, anche se non ha ribadito ufficialmente il proprio voto per il candidato di destra. Del secondo, invece, sono note le visite personali, raccontate dai quotidiani brasiliani, e il netto sostegno nel 2018 alla sua candidatura.
Felipe Melo e Robinho
Entrambi con un rilevante trascorso nel campionato italiano, sia Felipe Melo che Robinho hanno manifestato il loro supporto a Bolsonaro. Il centrocampista ex Juventus, Inter e Fiorentina, ora al Fluminense, ha registrato un video con tutta la sua famiglia dichiarando il proprio voto. Il secondo, invece, si è limitato a una foto su Instagram in cui con le dita compone il numero 22.
La squadra di Lula
Rai
Idolo di San Paolo e del Paris Saint-Germain, oltre che campione del mondo nel ’94, Rai ha scelto Lula. Per l’ex sindacalista e due volte presidente del Brasile, il centrocampista fratello di Socrates ha partecipato più che attivamente alla campagna elettorale. Nel suo profilo Instagram sono numerosi i post a sostegno di Lula, compreso l’ultimo intitolato: “Salvare la democrazia”.
Juninho Pernambucano
Con i suoi calci di punizione aveva fatto innamorare gli appassionati di calcio di tutto il mondo, non solo dell’Olympique Lione o dei New York Red Bulls. Con il suo Vasco da Gama, Juninho Pernambucano è apparso in uno degli spot pensati per la campagna elettorale di Lula in cui dice: «Ora sarà di nuovo il nostro presidente. Questo è un asso».
Paulinho
«Mancano 13 giorni! 13, Brasile», è l’avvertimento di Paulinho. Il centrocampista oggi al Bayer Leverkusen ha ricordato il numero assegnato a Lula, sostenendo come l’origine umile di tanti calciatori avrebbe dovuto indurre il calcio a seguire il blocco del leader socialista.
A cena con Lula
Il candidato socialista ha puntato molto sull’appoggio del mondo sportivo. Viste le dichiarazioni dei grandissimi, come appunto Pelé, Rivaldo e Neymar, lo scorso 27 settembre Lula ha organizzato a San Paolo una cena per radunare i calciatori rimasti dalla sua parte. Tra questi, c’erano Elias, ex Flamengo e Corinthians, e Walter Casagrande, oltre all’ex calciatrice Andreia Rosa.
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