La strana storia del merluzzo russo che diventa norvegese (ed evita le sanzioni)
Vitaly Orlov è considerato «l’oligarca del pesce». Si tratta infatti del co-fondatore e amministratore delegato di Norebo, azienda leader nell’industria della pesca russa. E come tale, soggetto alle sanzioni per le vendite sul mercato internazionale. Almeno teoricamente: Orlov avrebbe infatti trovato il modo di aggirarle, registrando il suo pesce come prodotto norvegese anziché russo dopo che è stato salato e lavorato nel Paese scandinavo. Il meccanismo è stato rivelato da un’inchiesta giornalistica dell’emittente di servizio pubblico norvegese, Nrk. Il merluzzo russo pescato nell’Oceano Pacifico, infatti, compirebbe un viaggio di 28mila kilometri per arrivare all’azienda partner norvegese, Jangaard Export. Secondo Nrk, tra la fine dell’estate e l’autunno sono arrivati dalla penisola di Kamchatka, nel nord est della Russia, al porto di Ålesund, sulla costa ovest della Norvegia, 27 container congelatori con merluzzo. Secondo quanto mostrerebbero i dati dell’Autorità norvegese per la sicurezza alimentare, dall’inizio dell’anno ad ora 700 tonnellate di merluzzo del Pacifico dell’azienda di Orlov hanno compiuto il lungo viaggio. I giornalisti di Nrk hanno provato a mettersi in contatto con il portavoce di Norebo, Sergey Sennikov. Quest’ultimo si è limitato a rispondere che «l’azienda è stata costruita con il duro lavoro e il commercio», puntualizzando infine che Orlov «non è un oligarca».
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