Accusato di aver aggredito l’ex compagna, il tennista Kyrgios chiederà l’archiviazione per infermità mentale
Accusato di una presunta aggressione alla sua ex compagna nel dicembre 2021, Nick Kyrgios chiederà l’archiviazione del caso per infermità mentale. A renderlo noto è stato l’avvocato della star australiana del tennis, a oggi numero 20 al mondo, che si è presentato davanti al giudice nella mattinata del 4 ottobre al Tribunale dell’Australian capital territory di Canberra. Kyrgios rischia una pena massima di 2 anni di reclusione, ma il suo avvocato Michael Kukulies-Smith ha dichiarato di essere al lavoro per presentare la domanda di archiviazione dopo aver esaminato «la storia medica del suo cliente dal 2015», scrivono i media australiani, «comprese le rivelazioni pubbliche delle sue lotte per la salute mentale». Più volte, in passato, Kyrgios aveva parlato dei suoi problemi, dallo stress mentale ai pensieri suicidi. Anche attraverso i suoi profili social parlava delle pressioni che riceveva dalla stampa e dal pubblico, raccontando della depressione che stava combattendo con l’aiuto di uno psicologo. Padre greco e madre malese, il 27enne ha denunciato più volte episodi di razzismo nei suoi confronti soprattutto da ragazzo. Se dovesse venire accolta la richiesta dei suoi legali, il Tribunale di Canberra potrà, se convinto, archiviare il caso. La prossima udienza è stata fissata al 3 febbraio.
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