Trump denuncia la Cnn e chiede 475 milioni di dollari: «Contro di me una campagna di diffamazione e calunnie»
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha citato in giudizio la Cnn per diffamazione. Sostenendo che la rete televisiva ha condotto una «campagna di diffamazione e calunnie» contro di lui, la richiesta è una penale di 475 milioni di dollari. Come riporta il testo della causa depositata presso il Tribunale distrettuale di Fort Lauderdale, in Florida, Trump ritiene che la Cnn stia cercando «di usare la sua immensa influenza» per diffamarlo di fronte ai suoi telespettatori, così da ostacolare una sua ancora ipotetica candidatura alle presidenziali del 2024. Tra i termini considerati diffamatori usati contro di lui, appaiono «razzista», «lacchè russo», «insurrezionalista» e «Hitler». L’accusa più rilevante presentata nel testo è quella che fa riferimento a un’espressione usata dalla rete televisiva per parlare di quando Trump sosteneva che le elezioni del 2020 gli sarebbero stare «rubate» da Joe Biden: «La grande bugia». . Secondo i legali dell’ex presidente repubblicano, questo termine non sarebbe altro che un diretto riferimento alla «tattica impiegata da Adolf Hitler e che appare nel Mein Kampf», ovvero quella usata «per incitare all’odio degli ebrei» e che per questo motivo «non dovrebbe essere preso alla leggera». Nella denuncia viene riportato il dato secondo il quale «mister Trump» sarebbe stato nominato dalla Cnn «più di 7.700 volte da gennaio 2021». Non solo: in un comunicato l’ex presidente ha già dichiarato che nelle prossime settimane presenterà altre cause contro «un gran numero» di altri media e forse anche contro il Comitato della Camera che sta indagando su un suo coinvolgimento sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Cosa che ha sempre definito una «fake news».
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