A Praga il primo vertice della Comunità politica europea. L’Italia ci riprova: «Serve un price cap dinamico al gas»
Si sta svolgendo oggi, nel castello di Praga, il primo vertice della Comunità politica europea. Un format che prende spunto da un’idea nata al vertice informale di marzo a Versailles e punta a creare una nuova piattaforma di dialogo tra l’Unione Europea e alcuni dei Paesi confinanti, come Islanda, Albania, Svizzera, Turchia e Regno Unito. «Oggi è un incontro estremamente importante perché riunisce 44 Paesi che condividono lo stesso Continente e affrontano le stesse sfide – ha commentato il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel – Discuteremo di come aumentare la cooperazione per avere più stabilità, sicurezza e affrontare i problemi economici e dell’energia». Tra i primi leader arrivati oggi in Repubblica Ceca per il summit informale c’è anche la neopremier britannica Liz Truss, che ha invocato unità e collaborazione di fronte a quella che ha definito come «la più grande crisi dalla Seconda guerra mondiale». «Dobbiamo assicurare che l’Ucraina vinca questa guerra, oltre a prendere di petto le sfide strategiche che questo conflitto ha reso evidenti», ha aggiunto Truss. Nelle intenzioni degli organizzatori, il summit della Comunità politica europea dovrebbe avvenire – d’ora in avanti – a cadenza semestrale. A ospitare il vertice si alterneranno i Paesi dell’Unione e quelli extra Ue. Per il prossimo summit, previsto per aprile, si è già candidata Londra.
Le tensioni sull’energia e la proposta dell’Italia
Tra i temi di confronto più urgenti c’è senz’altro la questione energetica. «Abbiamo bisogno di una strategia europea comune per abbassare i prezzi del gas – è il commento del presidente francese Emmanuel Macron – Domani la Commissione parlerà di questo e di come porre un tetto al gas». Il capo di stato francese si è poi detto pronto «a sostenere tutti i progetti di interconnessione energetica» e ha auspicato un approccio europeo basato su «rinnovabili e nucleare». In una dichiarazione congiunta, la presidente della Commisione Ursula von der Leyen e il premier norvegese Jonas Gahr Store hanno annunciato azioni condivise contro il caro energia. «Concordiamo di sviluppare congiuntamente strumenti, ciascuno nell’ambito delle sue competenze, per stabilizzare i mercati dell’energia e limitare l’impatto della manipolazione del mercato e della volatilità dei prezzi, al fine di ridurre in modo significativo i prezzi eccessivamente elevati», si legge nel documento. L’Italia, dal canto suo, ha avanzato una nuova proposta, ancora non ufficiale, appoggiata anche da Polonia, Grecia e Belgio: un price cap dinamico. In questo modo, si legge nel documento, «è possibile stabilire un valore centrale per questo corridoio (di prezzo, ndr) e rivederlo regolarmente tenendo conto di parametri di riferimento esterni e consentendo fluttuazioni, ad esempio del 5%». Secondo fonti europee, il non paper redatto dall’Italia è stato inviato alla Commissione e sarà tra le proposte oggetto di dibattito al vertice del Consiglio Ue previsto per domani
Sempre di energia ha parlato anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha difeso lo scudo di aiuti da 200 miliardi annunciato la scorsa settimana. Finché i prezzi dell’energia non scenderanno, ha detto Scholz, «è importante che tutti gli Stati continuino a sostenere i propri cittadini. Molti altri stanno facendo qualcosa di simile ora e per gli anni a venire». Una prima decisione sul price cap al gas è attesa per domani, dove – sempre a Praga – si terrà un vertice informale del Consiglio Europeo. In vista dell’appuntamento, von der Leyen ha preparato una lettera in cui apriva a un compromesso sul tetto al prezzo del gas usato per generare elettricità. «Nella sua lettera riconosciamo molte delle misure che abbiamo chiesto e attuato», ha commentato oggi da Praga il premier spagnolo Pedro Sanchez. «Domani difenderemo le proposte che quella lettera contiene». Sempre dalla Repubblica Ceca è intervenuto anche il presidente ungherese Viktor Orbán, che in un incontro con l’ex presidente ceco, l’euroscettico Vàclav Klaus, ha attaccato la linea europea sulle sanzioni alla Russia. «La politica fallita sulle sanzioni di Bruxelles deve essere ripensata, perché non è stata all’altezza delle aspettative – ha attaccato Orbán – La guerra non è finita e i prezzi in Europa sono alle stelle».
Draghi: «Affrontiamo insieme la crisi»
Verso l’ora di pranzo è arrivato al castello di Praga anche il premier italiano Mario Draghi, accolto dal premier ceco Petr Fiala. In occasione del primo vertice della comunità politica europea, Draghi ha partecipato alla tavola rotonda su «Energia, clima e economia». Un incontro co-presieduto dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e dal presidente della Confederazione elvetica Ignazio Cassis, e alla quale parteciperanno anche i leader di Belgio, Bulgaria, Germania, Irlanda, Liechtenstein, Norvegia, Serbia. «Dobbiamo lavorare insieme per affrontare la crisi energetica – ha detto Draghi alla tavola rotonda – Possiamo anche farlo in ordine sparso, ma perderemmo l’unità europea». A margine del summit, Draghi incontrerà anche von der Leyen in un bilaterale.
Immagine di copertina: ESA / FILIP SINGER | Petr Fiala, primo ministro della Repubblica Ceca, accoglie Mario Draghi al primo vertice della Comunità politica Europea a Praga
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