Praga, l’Ue al Cremlino: «Le minacce non ci intimidiscono». Accordo sull’addestramento europeo in Ucraina
«Abbiamo raggiunto un accordo sulla missione di addestramento Ue per l’Ucraina». È l’annuncio del premier ceco Petr Fiala al termine della riunione del consiglio europeo informale di oggi, 7 ottobre, a Praga. Già in mattinata Fiala aveva sottolineato la necessità di dover trovare le fonti per aiutare Kiev sia sul fronte militare che economico. «L’Ucraina non combatte solo per se ma per la sicurezza di tutta l’Europa», aveva detto aggiungendo che l’aiuto al presidente Volodymyr Zelenksy «deve essere permanente». Per quanto riguarda le minacce di escalation arrivate nelle ultime settimane dalla Russia, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha riferito che l’Ue le sta prendendo seriamente, ma senza farsi intimidire. «Vogliamo difendere gli interessi di chi crede nel diritto internazionale», ha detto a seguito delle «minacce dirette o indirette sull’uso di armi militari».
«Altri due miliardi dall’Ue a Kiev»
Le intimidazioni da Mosca sembra infatti non spostare l’asset adottato dall’Ue fino ad oggi: «Sostenere l’Ucraina e contenere con fermezza la Russia, ad esempio attraverso le sanzioni», ha detto Michel. Posizione condivisa e rafforzata a più riprese dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha annunciato che nei prossimi giorni verranno stanziati «altri due miliardi» nell’ambito dell’assistenza macro-finanziaria a Kiev. Della stessa linea anche il presidente del consiglio italiano: «Si sta tornando a parlare di ricostruzione, ci sarà una grande conferenza in Germania per un piano di ricostruzione. Sull’Ucraina c’è grande unità», ha detto Mario Draghi nel suo intervento a Praga.
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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