Meloni contro «i caporali di origine cinese», tolleranza zero «per chi fa concorrenza sleale in Italia»
Oggi, 11 ottobre, la Guardia di Finanza di Pavia ha arrestato tre amministratori di aziende calzaturiere della Lomellina. L’accusa è di sfruttamento di manodopera e di intermediazione illecita. Si tratta di tre opifici che avrebbero costretto i dipendenti a lavorare dalle 10 alle 15 ore al giorno, senza pause e giorni di riposo. Ci sarebbero anche delle immagini raccolte dagli inquirenti che riprendono i lavoratori vivere, in condizioni igieniche precarie, negli stessi locali dove lavoravano. La notizia, pubblicata da Il Giorno, è stata ricondivisa da Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia, nel commentarla, ha ringraziato «la Guardia di Finanza di Pavia per aver chiuso tre opifici e per aver posto in stato di arresto i “caporali” di origine cinese accusati di sfruttare i lavoratori, loro connazionali». La presidente del Consiglio in pectore, poi, assicura: «Tolleranza zero verso chi pensa che in Italia gli esseri umani possano essere trattati come schiavi, tolleranza zero per chi non rispetta le regole e fa concorrenza sleale».
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