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Mississippi, morto un 15enne afroamericano colpito alla testa da un poliziotto. I testimoni: «Era disarmato»

11 Ottobre 2022 - 15:22 Michela Morsa
Il ragazzo è morto dopo due giorni in ospedale per le ferite subite dopo la sparatoria con la polizia. Secondo un testimone, il 15enne sarebbe stato ammanettato quando già era a ferito a terra

Un ragazzo afroamericano di 15 anni, Jeheim McMillan, è morto in un ospedale dell’Alabama sabato 8 ottobre, due giorni dopo che un agente di polizia di Gulfport, Mississippi, gli ha sparato alla testa fuori da un negozio della catena Family Dollar. I suoi parenti contestano le azioni e la versione degli agenti, secondo i quali Jeheim sarebbe stato fermato assieme ad altri ragazzi armati che minacciavano i passanti. La famiglia del giovane sostiene che il ragazzo non avesse una pistola. Anche alcuni testimoni oculari sostengono che il 15enne fosse disarmato e che sia uscito dal negozio con le mani alzate. Inoltre, un testimone racconta di aver visto la polizia ammanettare il giovane quando già giaceva a terra ferito. Anche la madre, Katrina Mateen, ha raccontato di essere stata ammanettata e accompagnata dall’altra parte della strada dalla polizia una volta arrivata sul luogo. Ora la famiglia e i loro sostenitori chiedono di poter aver accesso alle bodycam degli agenti. Come riporta il The Guardian, il Mississippi Bureau of Investigation sta indagando sull’accaduto. L’autopsia è prevista per oggi, 11 ottobre. La polizia di Gulfport ha dichiarato in un comunicato stampa che la sparatoria è avvenuta dopo aver risposto a una chiamata al 911, giovedì 6 ottobre, relativa a diversi minori che agitavano pistole contro altri automobilisti. Il capo della polizia Adam Cooper ha detto che il giovane è fuggito dal veicolo e che uno dei suoi agenti ha «affrontato un individuo armato» prima di sparare, ma non ha fornito ulteriori dettagli su ciò che ha portato alla sparatoria. Ha detto che sono state recuperate diverse armi da fuoco dalla scena e che la polizia ha preso in custodia altre quattro persone, tutte ritenute minorenni.

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