L’attore Alessio Boni e le molestie dal produttore: «Mi diceva che se ci stavo sarei diventato una star»
Alessio Boni, attore di cinema e teatro che ha lavorato con Luca Ronconi, Liliana Cavani e Giorgio Strehler, racconta oggi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera che è stato molestato da un produttore. «Avevo 24 anni, frequentavo ancora l’Accademia e la mia agenzia mandava in giro il mio curriculum per propormi a qualche produttore», dice Boni nel colloquio con Emilia Costantini. «Vengo contattato per un incontro in un mega hotel a Piazza di Spagna, dove un produttore americano stava cercando giovani attori per un nuovo progetto. Vengo accolto in una suite imperiale. Non mi esprimevo in un eccellente inglese, ma abbastanza buono e mi scelgono. Mi puzzava un po’ questa scelta: com’era possibile che prendessero proprio me?». In ogni caso Boni parte per l’America e viene invitato a cena dal produttore in un altro meraviglioso hotel al Central Park. «Mi spiega che intendeva fare di me un nuovo divo di Hollywood, però poi… inizia con le avances, dicendomi semplicemente: se diventi il mio amante, diventerai una star. Lo guardai scioccato. Ciò che mi aveva ingannato era che lo sapevo sposato e con un figlio, quindi non mi passava per l’anticamera del cervello la possibilità di una sua proposta sessuale. Riprendo l’aereo e ritorno all’Accademia». Boni ha detto anche che vorrebbe interpretare il ruolo di una drag queen: «È un mondo lontanissimo dal mio, non lo conosco, vorrei conoscerlo intimamente e non con la faciloneria di quelli che, a volte, si cimentano in questo ruolo. Vorrei capire il motivo per cui certe persone nascono con un involucro, il loro corpo, in cui non si sentono a proprio agio. E mi affascinerebbe comprendere il passaggio da un sesso all’altro, le perplessità, le difficoltà nell’affrontare l’esistenza».
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