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Bezos pronto a mandare in orbita i primi satelliti per sfidare Musk sull’internet spaziale

12 Ottobre 2022 - 20:21 Redazione
Con un investimento superiore ai 10 miliardi di dollari, l'azienda di Seattle toglierà il monopolio a SpaceX

La Federal Communications Commission ha dato il permesso ad Amazon, società fondata da Jeff Bezos di installare una costellazione di 3.236 satelliti, in modo tale da sviluppare un sistema per l’internet spaziale: Kuiper. I primi due saranno lanciati a inizio 2023 con la United Launch Alliance: la joint venture che può contare tra i suoi clienti anche la stessa Us Space Force. L’azienda di Seattle, la più grande Internet company al mondo, ha investito oltre 10 miliardi di dollari nel Project Kuiper: un sistema che ha l’obiettivo di fornire internet a banda larga a famiglie, scuole, ospedali e aziende ancora tagliate fuori dal progresso tecnologico. La prima a scommettere su questo campo è stata la SpaceX di Elon Musk, che con il suo Starlink sta influenzando anche l’andamento della guerra in Ucraina. «Ci sono oltre un miliardo di persone sulla Terra senza una banda larga affidabile», ha dichiarato Rajeev Baydal, vicepresidente della tecnologia per Project Kuiper, per questo motivo è «un programma fondamentale per l’azienda». Secondo quanto previsto dalla licenza concessa dalla Fcc, Amazon deve distribuire metà della costellazione entro il 2026. Kuiper andrà, quindi, ad affiancarsi allo Starlink di SpaceX. La costellazione di Musk ha mandato in orbita già oltre 3.100 satelliti e il suo internet satellitare è attivo in più di 30 Paesi. Per Baydal, contendere quella fetta di mercato è possibile in quanto è enorme e potrebbe supportare più di un’azienda: «Avremo bisogno di più costellazioni per servire quei clienti». Il fatto di essere arrivati dopo SpaceX potrebbe rivelarsi tutto sommato un aspetto positivo della vicenda. Amazon, infatti, «sta costruendo nuove tecnologie estremamente avanzate», impiegando oltre 1.000 persone nello sviluppo di Kuiper, cosa che potrebbe consentire di «ridurre i costi per i nostri clienti» e offrire «un servizio migliore».

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