Ucraina, il segretario della Difesa Usa allontana il rischio nucleare: «Non ci sono indicazioni»
Nuovi sistemi di difesa missilistici arriveranno a Kiev «quanto prima». Lo ha assicurato il segretario della Difesa Usa, Lloyd J. Austin III, al termine della sesta riunione del gruppo di contatto per l’Ucraina a Bruxelles. I ministri della Difesa dei Paesi Nato si sono riuniti per discutere delle nuove armi da inviare all’esercito di Volodymyr Zelensky per fronteggiare l’invasione russa. «Gli alleati si sono impegnati a fare il possibile», ha assicurato Austin, che poi ha ribadito come tra gli stati membri non ci sia «una mancanza di volontà» sulle tempistiche. Presto l’Ucraina riceverà sistemi di difesa aerea e missilistica, «mezzi cruciali per permettere agli ucraini di continuare a combattere». In particolare, Austin ha voluto ringraziare la Germania che ha messo a disposizione il suo sistema Iris-T: un missile aria-aria a corto raggio capace di rilevare e inseguire il bersaglio. Con l’inverno alle porte, il segretario della Difesa americano ha esortato anche i Paesi che non hanno le stesse possibilità di Berlino a dare il proprio contributo: «Diano le divise invernali», ha detto, «ogni cosa aiuta in questo frangente». Lunedì 17 ottobre ci sarà, come previsto, l’esercitazione nucleare di routine. Un’operazione che coinvolge 14 Paesi Nato, tra cui l’Italia, che già il segretario dell’Alleanza Jens Stoltenberg ha detto che cancellarla avrebbe mandato un messaggio sbagliato. Nel frattempo, Austin afferma che gli Stati Uniti «monitorano le capacità nucleari della Russia 24 ore su 24 e 7 giorni su 7» e che per il momento «non ci sono indicazioni» che Mosca abbia mobilitato le sue forze. Tuttavia, la retorica usata da Vladimir Putin è stata «sfacciata e irresponsabile, non quello che ci si aspetta da una grande potenza atomica».
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