Berlusconi: «La Russa? Votato da Terzo Polo e senatori a vita. Trattativa finita, nessun ministero a Ronzulli»
«La trattativa è finita». Con queste parole il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha lasciato palazzo Madama, dove questa mattina Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato con 116 voti su una maggioranza di 104. La trattativa di cui parla il leader di FI è quella relativa alla sua fedelissima Licia Ronzulli che Berlusconi avrebbe voluto nell’esecutivo. Alla domanda di Corriere.it su quale ministero avesse preso Ronzulli, il Cavaliere ha risposto con un secco «Nessuno». «Nessun ministero alla Ronzulli – ha ribadito – e non va bene perché non si devono dare i veti». Questa mattina l’incontro avvenuto alla Camera tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, non aveva dato esito positivo rispetto, appunto, alla composizione del prossimo governo e in particolare sulla questione legata a Licia Ronzulli che il leader di Forza Italia avrebbe voluto nell’esecutivo con un ministero importante, ma su cui Meloni non era disposta a cedere. Nonostante La Russa sia stato eletto senza i voti di Forza Italia perché i senatori non si sono presentati alla chiama, ad esclusione di quelli di Silvio Berlusconi e di Elisabetta Casellati, il leder di FI si è detto «lieto» del voto di oggi. «Avevamo fatto i calcoli che lo avrebbero votato tutti lo stesso». E a chi gli chiede chi secondo lui abbia votato per La Russa ha replicato «il Terzo Polo e i sentori a vita». «Abbiamo voluto dare un segnale che non si devono dare i veti sulle persone, i veti sono inaccettabili», ha concluso ai microfoni di Corriere.it.
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