Elon Musk chiede soldi al Pentagono per continuare a fornire la rete internet all’Ucraina
Elon Musk chiede soldi al Pentagono per continuare a fornire Starlink all’Ucraina. L’imprenditore ha inviato a settembre una lettera per avvisare che non è in grado di sostenere i costi della rete di comunicazione donata a Kiev. Minacciando di porre fine al servizio se gli Usa non si faranno carico degli oneri. Musk ha fatto sapere che la sua SpaceX ha speso finora 80 milioni di dollari. E che i costi potrebbero superare i 120 milioni entro la fine del 2022. «Non siamo nella posizione di donare altri terminali all’Ucraina o di finanziare i terminali esistenti per un indefinito periodo di tempo», ha scritto nella lettera rivelata dalla Cnn il direttore di SpaceX per le vendite governative.
Il blackout di Starlink
In luglio il comandante generale dell’esercito ucraino Valerii Zaluzhniy aveva richiesto a Musk altri 8000 terminali Starlink. Che servono come fonte vitale di informazioni per le truppe di Kiev. E consentono loro di combattere e di restare collegate anche quanto i network per i cellulari ed internet sono distrutti nella guerra con i russi. La rete in tutto conta circa mille satelliti in orbita. È ancora in fase di sperimentazione. Negli Stati Uniti il costo è di 99 dollari al mese a cui bisogna aggiungere 499 dollari per tutti i terminali necessari e circa sei mesi di attesa per ricevere il servizio. A maggio Starlink era finita sotto un attacco russo. Più di recente invece si è parlato di un blackout dei servizi. Con perdite di comunicazione e conseguenze per le truppe in prima linea. Il problema è stato risolto proprio ieri. E nell’occasione Musk si è detto «felice di sostenere l’Ucraina». Contribuendo a far dimenticare il progetto di pace proposto nei giorni scorsi che non era piaciuto moltissimo (eufemismo) a Kiev.
L’indagine su Twitter
Intanto l’agenzia federale di controllo della Borsa degli Stati Uniti (Sec) sta indagando su Musk per l’operazione di acquisto di Twitter. Gli avvocati di Twitter Inc. hanno chiesto alla corte del Delaware di poter accedere allo scambio di email tra l’imprenditore e le autorità federali che stanno indagando in connessione all’offerta di acquisto da 44 miliardi di dollari per rilevare il social. «Elon Musk – scrivono nella richiesta gli avvocati dello studio Potter Anderson Corroon Llp – è attualmente sotto inchiesta da parte delle autorità federali per l’acquisizione di Twitter».