No! Questo video non dimostra che gli ucraini hanno inscenato i feriti del bombardamento russo a Kiev
A seguito del bombardamento di Kiev, una parte degli attacchi condotti dall’esercito russo il 10 ottobre 2022, sono circolate alcune narrazioni che vorrebbero negare o far credere che quanto accaduto sia stato manipolato dal mondo dell’informazione. In un post, pubblicato dal canale Telegram di Enzo Pennetta, vengono presentati insieme un video di una donna ferita e la prima pagina del Corriere della Sera, insinuando che ci troviamo in presenza di una «sceneggiatura». Tali teorie circolano da ben prima e da parte di alcuni canali Telegram che abbracciano le teorie del complotto.
Per chi ha fretta
- Viene mostrato un video dove una donna sanguinante, vittima del bombardamento russo a Kiev, è intenzionata a farsi un selfie da mandare alla sorella in Russia.
- Secondo canali Telegram e diversi utenti sui social, il video mostrerebbe una «grande sceneggiatura» diffusa dai media occidentali.
- In un video registrato precedentemente, la donna si trova in tutt’altra situazione emotiva, con un panno zuppo di sangue, mentre viene tranquillizzata da un soldato che le presta le cure.
- Insieme alla donna ci sono diverse persone che vengono medicate sul posto, vicino alla sede di Samsung e degli uffici del consolato tedesco a Kiev.
- Nel secondo video si vedono gli operatori sanitari mentre assistono al primo soccorso dei presenti.
- Non vengono presentate prove per dimostrare che si tratti di una messinscena. Non mancano le foto dei feriti e dei cadaveri per strada a seguito del bombardamento russo del 10 ottobre 2022 a Kiev.
Analisi
Circolano alcuni post che riportano il seguente testo accompagnato dal video dei feriti del bombardamento di Kiev e dalla prima pagina del Corriere della Sera:
Ci propongono grandi sceneggiature ogni giorno, non sono neanche eccezionali ma funzionano benissimo e sulla loro base ci portano dove vogliono.
Enzo Pennetta
L’intervento di Enzo Pennetta lo troviamo pubblicato in un post del suo canale Telegram del 12 ottobre 2022.
Il post di Pennetta è delle ore 22:41, ma il video circolava già con una narrazione simile su Twitter:
Il tweet sopra riportato presenta l’indirizzo di un canale Telegram, quello di “La verità rende liberi” (@Giovanni832) dove riscontriamo un post delle 14:26 con il video accompagnato dal seguente testo:
CIAK SI GIRA! Le fake news costruiti dai meRdia finanziati dalla cabala sionista aschenazita. “Fai una foto, Andrey Andreevich, la mando a mia sorella in Russia”. Così a Kiev, il 10 ottobre, hanno filmato un falso rapporto per la CNN sui civili colpiti dai bombardamenti poi ripreso da TUTTI i media occidentali inclusi i nostri: RAI, MEDIASET, LA7, tutta la stampa, ecc. ecc.. E accanto alle “vittime” c’è un ufficio Samsung rotto, in cui è volato un missile del sistema di difesa aerea ucraino Buk.
I sottotitoli del video
Il video, con il quale Pennetta parla di «grandi sceneggiature», risulta sottotitolato con il seguente testo:
Take a picture, Andrey Andreevich. I am taking photo now, I will send my sister to Russia.
Il luogo delle riprese è quello vicino alla torre dove hanno sede Samsung e gli uffici del consolato tedesco a Kiev. La donna ripresa nel video, bendata in testa, sanguinante, a fianco a un uomo in condizioni simili, avrebbe scattato un selfie con l’intenzione di inviarlo a sua sorella. Una sorella che, secondo i sottotitoli, vivrebbe in Russia. Abbiamo chiesto un consulto a una persona di madrelingua ucraina per la traduzione, e abbiamo riscontrato che la donna parlava in ucraino e che era effettivamente intenzionata a mandare la foto a sua sorella che vive in Russia.
Ricordiamo che numerose famiglie hanno parenti sia in Ucraina che in Russia, dove molte relazioni si sono incrinate a seguito dell’invasione voluta da Vladimir Putin. Di fronte alla censura imposta dal Cremlino, la signora pare intenzionata a mandare la foto per testimoniare alla sorella cosa le è accaduto a causa delle azioni portate avanti dal Paese dove lei vive (la Russia).
La prova di una sceneggiatura?
La prima pagina del Corriere riporta la foto della donna, con in mano il cellulare mentre viene medicata dal soldato ucraino.
Non viene presentata alcuna prova a sostegno che si tratti di una sceneggiatura. Il sottotitolato delle parole pronunciate dalla donna e lo scatto del selfie non lo dimostrano.
Un video precedente
La scena ripresa nel video è successiva a un’altra, dove stanno ancora medicando sia lei che l’uomo sulla destra.
La donna in rosso nel secondo fotogramma sopra riportato fa parte del pronto soccorso ucraino. In un successivo fotogramma notiamo altri soccorritori in divisa rossa con le ambulanze parcheggiate nel luogo del bombardamento.
Mentre viene medicata dal militare ucraino, la donna mostra quello che pare essere un panno zuppo del suo sangue. Anche in questo caso ci siamo fatti aiutare nella traduzione da un madrelingua ucraino: la donna parla del suo sangue mentre il soldato cerca di tranquillizzarla, indicando che anche lui è sporco di sangue e che non deve preoccuparsi.
L’uomo e la donna, entrambi anziani, non sono gli unici presenti mentre vengono soccorsi per le ferite subite. Sono diverse le foto dei feriti nella zona a fianco della torre dove ha sede Samsung e dove si trovano gli uffici del consolato tedesco.
Le immagini dopo i bombardamenti
Non ci sono evidenze che queste persone stessero fingendo. Non era necessario fingere feriti e decessi, quando di fatto risultano pubblicati a seguito dei bombardamenti subiti a Kiev.
Una delle scene più crude, diffuse dai presenti sul posto, è quella pubblicata in un tweet di Sarah Ashton-Cirillo, la quale indica il corpo di una vittima a terra.
I missili e il sistema di difesa
«C’è un ufficio Samsung rotto, in cui è volato un missile del sistema di difesa aerea ucraino Buk» scrive l’admin del canale Telegram “La verità rende liberi“. Alcuni canali russi avevano pubblicato delle foto di alcuni frammenti metallici, sostenendo che questi avrebbero colpito l’edificio. Secondo la narrazione, a creare i danni non sarebbe stato un bombardamento russo ma il sistema antiaereo Buk degli ucraini.
Come spiegato dal gruppo OSINT-I (aggregatore di news in italiano per combattere la disinformazione dai teatri di guerra attivi), tali frammenti sono presenti in diversi missili dell’epoca Sovietica, come quelli utilizzati per il sistema S-300 in dotazione dell’esercito russo. Il gruppo pubblica alcune foto di un missile russo presso Mykolaiv, dove si intravvedono frammenti simili a quelli indicati dai russi nei loro post sul bombardamento di Kiev.
Conclusioni
Il video condiviso tramite Telegram, Twitter e Facebook, non dimostra una messinscena da parte degli ucraini per mostrare finti feriti a seguito dei bombardamenti subiti a Kiev dall’esercito russo il 10 ottobre 2022. Le riprese sono successive a un altro video dove le stesse persone presenti, più altre, vengono medicate in un primo momento a seguito delle esplosioni.
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