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Letta: «Legislatura comincia con una logica incendiaria». Meloni: «Parole gravissime, si scusi immediatamente»

15 Ottobre 2022 - 18:24 Redazione
Da Berlino, il segretario del Pd accusa il centrodestra di aver fatto scelte che rischiano di dividere il Paese. Per la presidente di FdI «è scandaloso» dire queste cose all'estero

«Sono gravissime le parole pronunciate dal segretario del Pd». La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni risponde così, con una nota, alle critiche mosse da Enrico Letta durante il congresso dei Socialisti europei a Berlino. Secondo il leader del Pd, «l’inizio di questa legislatura è il peggiore che potesse esserci», si è cominciato con «una logica incendiaria da parte di chi ha vinto le elezioni». Letta sostiene che «chi ha vinto, invece di riappacificare il Paese, lo sta dividendo», riferendosi al fatto che il centrodestra abbia deciso di mettere due dei suoi esponenti alla presidenza delle Camere: il leghista Lorenzo Fontana a Montecitorio e il fondatore di FdI Ignazio La Russa a Palazzo Madama. «Sono scelte che fanno slittare ancora più a destra la maggioranza», ribadisce Letta che poi avverte che così facendo si rischia di rompere «ogni possibilità anche di un rapporto fra maggioranza e opposizione, che è un rapporto nell’interesse del Paese».

Meloni, in qualità di leader del partito che ha vinto le ultime elezioni e di presidente del Consiglio in pectore, risponde dicendo che «è scandaloso» il fatto che Letta affermi all’estero «che l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento sia motivata da una sedicente “logica perversa” e “incendiaria”» e che «la scelta dei parlamentari italiani confermi “le peggiori preoccupazioni in giro per l’Europa”». Per questo motivo, Meloni chiede che «Letta si scusi immediatamente». A stretto giro arriva la replica del vice segretario del Pd, Peppe Provenzano, a nome del Nazareno: «Giorgia Meloni pretende le scuse da noi, primo partito d’opposizione. Si assuma la responsabilità di aver diviso il Paese con scelte estremiste ai vertici delle istituzioni. Pensi a formare un governo e dare risposte, se ne è capace. Non ha il potere di dirci come fare opposizione».

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