Paola Egonu, lo sfogo in lacrime: «Mi hanno chiesto se sono italiana. È la mia ultima partita in Nazionale» – Il video
C’è tensione negli spogliatoi dell’Italvolley femminile. Dopo la sconfitta contro il Brasile, che ha sbarrato la strada all’accesso alla finale dei Mondiali di Olanda e Polonia alle Azzurre, il clima nello spogliatoio si è sempre fatto più teso. La nazionale femminile di pallavolo sta passando un periodo travagliato, inutile negarlo, malgrado la vittoria agli Europei e la vittoria della Nations League. Non è bastato il successo contro gli Stati Uniti e la vittoria del bronzo mondiale a placare il “non detto”. Ma a parlare sono le lacrime della 23enne Paola Ogechi Egonu che, subito dopo il termine del match contro le statunitensi, si è sfogata a bordo campo con il suo procuratore Marco Raguzzoni: «Basta, basta, basta. Non puoi capire, non puoi capirmi, è stancante. Mi hanno chiesto addirittura perché sono italiana. Questa è la mia ultima partita con la Nazionale». Le parole, e le lacrime, della campionessa dell’Italvolley sono state pubblicate in un video sui social, subito diventato virale. Successivamente, in zona mista, durante le interviste post-partita, Egonu ha precisato: «Ogni volta vengo presa di mira, sono stanca, vorrei prendermi una pausa. Non so se continuerò con la Nazionale, ma c’è tempo per pensarci. Io punto di riferimento? Lo spero».
Gli attacchi contro Paola Egonu dopo la sconfitta contro il Brasile
E la campionessa Azzurra, considerata una delle giocatrici più forti del mondo, ha poi rivolto un pensiero alle compagne di squadra: «Questa vittoria, nonostante le difficoltà, è il momento più bello di questo Mondiale e sono felice di condividerlo con le mie compagne. Senza di loro non sarei nessuno. Loro mi capiscono e mi supportano. Sanno che sono giovane e che posso avere anche i miei momenti negativi». Già, perché Paola Egonu già in passato aveva raccontato di avere attacchi di panico sia in campo, sia durante gli allenamenti, che causano forti ripercussioni sulle sue performance. Ma nonostante ciò ha sempre continuato a tenere la barra dritta, nonostante tutto. Ma gli insulti razzisti ricevuti dopo la sconfitta contro il Brasile certamente non sono stati d’aiuto. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stato l’attacco di Egonu che sul 24-23 del terzo set in favore dell’Italia è finito fuori campo durante la partita con il Brasile. Il match si è concluso con un ribaltone, con le avversarie che si sono imposte sull’Italvolley battendole 3 a 1. Da questo attacco sbagliato sono iniziati a piovere insulti contro Egonu, considerata “colpevole” non solo di aver sbagliato l’attacco in sé, ma di aver aver fatto mancare l’umore e la carica necessaria per trascinare l’Italia alla vittoria del set e, infine, dell’intera partita. E chi conosce un po’ di basi di pallavolo, ed è in buonafede, sa perfettamente che un errore individuale non può incidere così tanto sull’esito di una partita, trattandosi – fino a prova contraria – di uno sport di squadra. Un linciaggio, quello contro Egonu, dunque ingiustificabile su ogni fronte.
Cosa sta succedendo alla Nazionale italiana di pallavolo femminile
Ma la questione resta comunque ancora aperta, anche alla luce della possibilità di cambi all’interno della Nazionale italiana femminile di Volley in vista delle Olimpiadi di Parigi del 2024. La Fipav (la Federazione italiana pallavolo, ndr), infatti, starebbe pensando a cambi e sostituzioni sia in campo, sia nello staff dell’Italvolley femminile. Voci che si sono fatte sempre più insistenti e continuano ad aleggiare sul team delle Azzurre. Non a caso, nella mattinata di oggi, è stata improvvisata una conferenza stampa in cui il presidente federale Giuseppe Manfredi ha confermato il ct Davide Mazzanti alla guida dell’Italvolley (il contratto dell’allenatore scade nel 2024, ndr): «Non è in agenda una sua sostituzione, anche perché il bilancio di quest’anno è molto positivo con una vittoria agli Europei e una vittoria della Nations League, quest’ultima proprio contro il Brasile, e una semifinale mondiale contro il Brasile, avversario tradizionalmente molto ostico. A fine anno, come fa ogni anno, il consiglio federale farà un bilancio della stagione e metterà sul tavolo tutto il percorso, ma a occhio mi sembra che sia stata una stagione di alto livello».
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