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Parigi, il giallo sull’omicidio della 12enne Lola ritrovata in una valigia: l’ipotesi del traffico di organi

16 Ottobre 2022 - 09:20 Redazione
Le immagini delle videocamere di sorveglianza offrono nuovi dettagli sul caso della ragazzina scomparsa mentre tornava a casa da scuola

Il cadavere di Lola Daviet, 12 anni, è stato rinvenuto dopo poche ore dalla denuncia dei suoi genitori, la sera di venerdì 14 ottobre. Si trovava in una valigia: la sua testa era stata quasi staccata dal resto del corpo, su cui erano state “apposte” le cifre 1 e 0. Lola sarebbe stata rapita mentre tornava a casa da scuola, in un quartiere tranquillo del Nord-ovest di Parigi. Un tragitto di appena 190 metri, che percorreva quotidianamente. Ma venerdì qualcosa è andato diversamente.

Le immagini delle videocamere di sorveglianza

Nuovi dettagli emergono dalle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona. In esse, come riporta il Corriere della Sera, si vede una donna di 24 anni avvicinare la dodicenne nell’androne del residence Manin, dove quest’ultima abitava con il fratello e i genitori. Lola appare esitante, preoccupata. Una vicina che ha visto il filmato con lui ha raccontato a Le Parisien che «la donna fa un gesto come per dirle di venire, ma Lola non ha per niente l’aria tranquilla. Si capisce che sta succedendo qualcosa che non è normale». Accade alle 15.20: esattamente otto ore dopo verrà trovata morta.

Le ipotesi

Secondo l‘autopsia, sarebbe stata uccisa per asfissia. La ragazza che appare nei filmati è stata arrestata assieme ad altre sette persone. Sembrerebbe infatti che la 24enne avesse chiesto aiuto a un passante per trasportare la cassa, offrendogli «molti soldi» e parlando di traffico di organi. La polizia sta cercando di capire se questa pista sia reale o legata allo squilibrio psichico della donna. «L’abbiamo vista entrare nel palazzo da sola, poi è uscita una mezz’ora dopo. Aveva una grossa cassa, molto pesante, chiedeva a tutti di aiutarla a trasportarla. Avrà avuto vent’anni, aveva l’aria un po’ da matta, la faccia truccata dappertutto», ha raccontato un testimone. Cassa poi lasciata nel cortile del residence Manin, dove poco prima di mezzanotte è stata ritrovata da un clochard.

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