L’annuncio dell’esercito di Kiev: «I russi stanno abbandonando le sedi istituzionali della regione di Cherson»
A dare notizia di quello che potrebbe apparire come l’inizio di una ritirata vera e propria dalla regione di Cherson, al centro dei combattimenti delle ultime settimane e dove si sarebbe registrato l’arretramento più evidente delle truppe del Cremlino, è lo Stato maggiore delle Forze Armate ucraine nell’abituale post su Facebook in cui riepilogano gli avvenimenti della giornata dal punto di vista militare: «Gli invasori russi hanno iniziato l’evacuazione delle cosiddette istituzioni statali» dalla regione di Cherson e le starebbero spostando verso il territorio della Crimea, «temporaneamente occupato», si legge. Il report è aggiornato alle ore 18 del 16 ottobre: «Il nemico sta cercando di mantenere il controllo dei territori temporaneamente catturati, tentando anche di arrestare le azioni delle forze di difesa ucraine in determinate direzioni, conducendo al contempo operazioni offensive nel Bakhmut e verso Avdiivka», specificano i militari di Kiev. E ancora, per quanto riguarda i confini: «Il livello di stato morale e psicologico della popolazione nelle aree di confine della Federazione Russa è notevolmente diminuito. Nello specifico, ciò è dovuto alla mancanza di cure mediche per i civili. Secondo le informazioni disponibili, a causa della mobilitazione degli operatori sanitari e dell’aumento del flusso di feriti, ai civili viene negato il servizio medico negli ospedali della regione di Belgorod».
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