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La schiarita sui ministri dopo il vertice Meloni-Berlusconi, il retroscena: i nomi di FI accettati dalla leader di FdI

17 Ottobre 2022 - 19:55 Giovanni Ruggiero
L'ex premier avrebbe rinunciato al ministero della Giustizia per l'ex presidente del Senato, che dovrebbe ottenere il dicastero delle Riforme

Il faccia a faccia di circa un’ora tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi avrebbe portato a una sostanziale accelerazione sul completamento delle caselle per il nuovo governo. Secondo un retroscena dell’agenzia Ansa, nel vertice tenuto oggi nella sede di Fratelli d’Italia in via della Scrofa, si sarebbe discusso per confermare Antonio Tajani nel ruolo di vicepremier e ministro degli Esteri, così come ormai consolidato dai totoministri degli ultimi giorni. Si sarebbe trovato un accordo sulla collocazione dell’ex presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che andrebbe a guidare il ministero delle Riforme, finora però attribuito dai rumors al leghista Roberto Calderoli che potrebbe andare agli Affari regionali. Forza Italia così rinuncerebbe all’ambizione di avere per sé il dicastero della Giustizia, su cui FdI indicherebbe l’ex magistrato Carlo Nordio. Nella trattativa di oggi tra la leader di FdI e quello di Forza Italia ci sarebbero stati anche i nomi del forzista Gilberto Pichetto Fratin, che andrebbe al ministero della Transizione Ecologica. Meloni, spiega ancora Ansa, avrebbe dato disponibilità per altri due esponenti di Forza Italia a cui sarebbero affidati il ministero della Pubblica amministrazione e quello dell’Università. Tra i nomi più gettonati ci sarebbero quelli di Alessandro Cattaneo, Anna Maria Bernini e Sestino Giacomoni, ex deputato di Forza Italia non rieletto.

I leghisti, i tecnici e i nomi di FdI

A completare la squadra di governo ci sarebbero i nomi circolati nei giorni scorsi con il leghista Giancarlo Giorgetti al ministero dell’Economia e Matteo Salvini come vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Gian Marco Centinaio all’Agricoltura, Simona Baldassarre alla Disabilità, Marina Elvira Calderone come tecnica al ministero del Lavoro, il prefetto di Roma Matteo Piantedosi all’Interno, Giuseppe Valditara all’Istruzione. Per FdI Guido Crosetto è dato allo Sviluppo Economico, Adolfo D’Urso alla Difesa, il presidente della Croce rossa Francesco Rocca alla Salute, lo scrittore e storico Giordano Bruno Guerri alla Cultura, Raffaele Fitto agli Affari europei, Chiara Colosimo alla Gioventù e Sport, mentre Gianbattista Fazzolari sarà sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Un ministero andrà anche a Noi Moderati, con Maurizio Lupi che dovrebbe ricoprire il ruolo di ministro ai Rapporti con il Parlamento.

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