Scritte contro Ignazio La Russa, la procura di Roma apre indagine per «minaccia e oltraggio»
Le frasi offensive, la stella a cinque punte, la lettera A cerchiata degli anarchici, lo striscione al contrario: nei giorni successivi all’elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato a Roma sono comparse diverse scritte contro il senatore e cofondatore di Fratelli d’Italia sui muri della Capitale. La procura di Roma ha così deciso di avviare le indagini per capire chi abbia eseguito le scritte: l’ipotesi è di minaccia e oltraggio a un corpo politico. Ignazio La Russa, 75 anni, è stato eletto presidente del Senato il 13 ottobre 2022. Il giorno seguente a Garbatella, storico quartiere di Roma sud, è comparsa una scritta sulla serranda della sezione di Fratelli d’Italia: «La Russa Garbatella ti schifa». Il messaggio rivolto al senatore di centrodestra era accompagnato da una stella a cinque punte e firmato Antifa, e su un’altra serranda della sede di partito – frequentata in passato anche da Giorgia Meloni – campeggiava un’altra scritta: «Siete vuoti dentro». Il giorno seguente, a pochi metri dal Colosseo, l’organizzazione giovanile comunista “Cambiare rotta” ha appeso poi uno striscione dal Ponte degli Annibaldi: «Benvenuto presidente La Russa. La resistenza continua». Il nome del neoeletto presidente viene volutamente scritto al contrario, a ricordare la morte di Benito Mussolini a piazzale Loreto nel 1945. Neanche ventiquattr’ore dopo, sempre a Roma, sull’Acquedotto Alessandrino ecco comparire altre parole verniciate di nero: «La Russa boia, speriamo che tu muoia», con il simbolo della A cerchiata accanto. È su queste tre scritte che si concentrerà il procuratore aggiunto Michele Prestipino per avviare le indagini, dopo la segnalazione della Digos e dei carabinieri.
Foto in copertina: Ansa/Fratelli d’Italia
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