Il congedo di Draghi con i giornalisti: «Venti mesi straordinari. Abbiamo tutti buona coscienza del lavoro fatto» – Il video
«Cosa ho imparato in 20 mesi? Troppe cose. È stata un’esperienza straordinaria di cui sono straordinariamente contento. Finisce in modo molto soddisfacente. Tutti noi abbiamo la buona coscienza del lavoro fatto». Mario Draghi si congeda con i giornalisti che l’hanno seguito dal 2021 a oggi, alla guida del terzo governo della XIX legislatura. Il presidente del Consiglio dimissionario rivolge un «ringraziamento sentito» alla stampa, che ha svolto un servizio «straordinario» per la democrazia italiana e i cittadini in quel periodo difficile («tra pandemia, guerra e crisi energetica»), «aiutandoli a seguire e comprendere ciò che avviene nel palazzo, che spesso viene visto come “misterioso”». «Voi, stampa libera, avete avuto da me il rispetto che si deve a una stampa libera, rispondendo alle domande al meglio possibile, con la massima sincerità e chiarezza. Questo andrebbe sempre fatto, ma è anche un segno di rispetto». «Il vostro servizio rimane fondamentale», aggiunge, «e questa è una cosa che voi sentite profondamente, non ha bisogno di essere richiamata da me». In chiusura, il capo dell’esecutivo uscente parla anche di «collaborazione piacevole dal punto di vista umano: rivedere i vostri visi, con regolarità. Nessuno si aspettava che avremmo fatto tante conferenze stampa che duravano ore indefinite. Poi venivo persino rimproverato perché non riuscivo a dire basta alle domande». Draghi ringrazia infine lo staff della comunicazione di Palazzo Chigi, sottolineando l’importanza della campagna di comunicazione per il Pnrr. Intanto alle 16.30 di oggi, 19 ottobre, è convocato quello che dovrebbe essere l’ultimo Consiglio dei ministri presieduto da Draghi: sul tavolo, si apprende, ci sono alcuni provvedimenti in scadenza.
Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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