Adolfo Urso, chi è il nuovo ministro per lo Sviluppo economico che nel 2011 sfidò Berlusconi
Deputato dal 1994, senatore dal 2018, due volte viceministro e presidente uscente del Copasir, Adolfo Urso è l’uomo indicato da Fratelli d’Italia per sostituire Giancarlo Giorgetti al Mise, il ministero dello Sviluppo economico. Nato a Padova ma trasferito a Roma appena maggiorenne, Urso, 65 anni, è stato tra i promotori della nascita di Alleanza Nazionale, e nel 1994 è stato eletto per la prima volta alla Camera. Ha ottenuto un seggio a Montecitorio per cinque legislature consecutive e nel 2001 – nel Berlusconi II e Berlusconi III, fino al 2006 – è diventato viceministro alle Attività produttive con delega al commercio estero. Nel 2009, per 17 mesi, ricopre la carica di viceministro dello Sviluppo economico con delega al commercio estero. Nei mesi successivi, da coordinatore di Futuro e Libertà, entra in conflitto con il leader di Forza Italia e dopo numerosi attriti, nel novembre 2011, esce dal governo e chiede a Berlusconi di rassegnare le dimissioni entro la fine dell’anno, per permettere all’Italia di superare la crisi dello spread e dei mercati. Una mossa che viene considerata tradimento da Silvio Berlusconi. Nel 2015 entra in Fratelli d’Italia. Tre anni più tardi viene eletto per la prima volta senatore e da giugno 2021 preside il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Ora, dopo la sua rielezione è stato indicato da Giorgia Meloni a presiedere il ministero dello Sviluppo economico.
Foto di copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI
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