Chi è Giancarlo Giorgetti, il nuovo ministro dell’Economia amato da Draghi e Salvini
«Scaltro e molto stimato». Questo diceva il consolato americano nei dispacci rivelati da Wikileaks su Giancarlo Giorgetti, ministro uscente del Mise, veterano della Lega e uomo di collegamento tra il partito e il mondo economico finanziario del Nord. Nel nuovo governo di Giorgia Meloni andrà a sostituire al ministero dell’Economia e delle finanze Daniele Franco che ha già speso parole al miele per il suo successore: «Lo conosco da parecchi anni, sarebbe adattissimo». Giorgetti ha iniziato la sua carriera politica a Cazzago Brabbia, in provincia di Varese, dove è nato nel 1966. A 29 anni e per due mandati è stato sindaco del paese di 800 anime, ma nel frattempo l’economista laureato in Bocconi è entrato nel Parlamento nazionale, eletto alla Camera per la prima volta nel 1996 e deputato poi per sette legislature consecutive. Negli anni ha costruito la sua figura di uomo di mediazione, taciturno e riflessivo, abile politicamente anche a sopravvivere a tre segretari di partito senza che la sua carriera subisse arresti. Anzi, nel 2001 – nel governo Berlusconi II – diventa presidente della commissione Bilancio della Camera e per un breve periodo anche Sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti. Nel frattempo e per circa dieci anni ricopre la carica di segretario di partito, e nel 2013 Giorgio Napolitano lo inserisce nella lista dei «dieci saggi» per elaborare un programma di riforme istituzionali ed economiche. Durante il Conte I è sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con numerose deleghe, fino a diventare ministro dello Sviluppo economico nel governo di Mario Draghi, a cui era considerato molto vicino. Vicesegretario federale della Lega – nelle sue diverse denominazioni – dal 2016, Giorgetti è indicato come successore di Daniele Franco in via XX Settembre.
Foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI
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