«Strip-tease durante la confessione»: nuove accuse di abusi sessuali scuotono la Chiesa francese
Un nuovo scandalo di abusi sessuali fa tremare la Chiesa cattolica francese. Al centro della vicenda c’è il monsignor Michel Santier, vescovo di Lucon dal 2001 al 2007 e poi di Crèteil dal 2007 al 2021, che si dimise nel 2020 per problemi di salute e «altre difficoltà», senza poi fornire chiarimenti specifici ai fedeli. Nei giorni scorsi era emerso che Santier negli anni ’90 mentre era prete e dirigeva una scuola di formazione alla preghiera per ragazzi dai 18 ai 30 anni avrebbe «esercitato un’influenza psico-spirituale e usato il suo ascendente su due giovani uomini adulti per scopi sessuali». In particolare, veniva fatto riferimento al fatto che il sacerdote si sarebbe dedicato a una «confessione-strip»: «Davanti al tabernacolo, il penitente era invitato a togliersi un capo di abbigliamento a ogni peccato confessato. Alla fine dell’operazione arrivava l’assoluzione». I due giovani solo nel 2019 raccontarono quanto subito alle autorità ecclesiastiche, da cui partì una segnalazione in Vaticano. Ora il quadro di accuse si è ampliato.
«Altri si sono fatti avanti»
Repubblica riferisce che il vescovo di Rouen, monsignor Dominique Lebrun, ha fatto sapere che «altre persone si sono appena fatte avanti per atti commessi contro di loro da Santier nell’ambito del suo ministero sacerdotale, quando erano giovani». I presunti abusi risalgono sempre al periodo in cui si trovava a Coutances, dove attualmente vive «in penitenza e preghiera». Così monsignor Lebrun ha inviato una segnalazione alla congregazione per la Dottrina della fede. Per prassi verrà aperto un nuovo fascicolo. «Il sentimento del tradimento, la tentazione dello scoraggiamento sono tutte emozioni che capisco e che ci attraversano, così come l’incomprensione e la rabbia di molti di fronte agli atti stessi. Serve maggiore chiarezza sulle procedure canoniche e sui provvedimenti», ha commentato oggi il presidente della conferenza episcopale francese, monsignor Eric de Moulin-Beuafort.
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