Errore di trascrizione o rinuncia all’incarico? Il giallo dei ministeri invertiti di Zangrillo e Pichetto Fratin
Errore di trascrizione o ripensamento? A poche ore dall’annuncio della lista di ministri che comporranno il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, l’assegnazione dei ministeri di Gilberto Pichetto Fratin e Paolo Zangrillo è diventata un giallo. Inizialmente, dalla lettura dell’elenco della squadra di governo al Quirinale, il primo avrebbe dovuto sedere al ministero della Pubblica amministrazione, mentre il secondo all’Ambiente e alla sicurezza energetica. A pochi minuti dall’annuncio, la rettifica dell’ufficio stampa di Giorgia Meloni: «Si precisa che a causa di un errore di trascrizione nella stesura della lista dei ministri sono stati erroneamente invertiti due nomi». Da lì, dunque, l’indicazione corretta: Pichetto Fratin sarà Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica; Zangrillo sarà ministro della Pubblica amministrazione.
I primi festeggiamenti (poi cancellati)
Entrambi i ministri sono in quota Forza Italia e, secondo fonti vicine al partito, nell’assegnazione dei ministeri non ci sarebbe stato alcun errore. Piuttosto, sarebbe stato Paolo Zangrillo, una volta appresa la notizia di essere diventato il nuovo ministro dell’Ambiente, a telefonare a Berlusconi rinunciando all’incarico. Il senatore azzurro avrebbe spiegato all’ex premier di non essere adatto per quel dicastero e avrebbe chiesto di essere spostato alla Pubblica amministrazione. Secondo un’altra ricostruzione l’elenco iniziale era quello portato al Colle da Giorgia Meloni – con Zangrillo all’Ambiente e Pichetto Fratin alla Pa – poi cambiato durante il colloquio con Sergio Mattarella. Le prime dichiarazioni dei due diretti interessati non fanno altro che infittire il mistero. Zangrillo, infatti, aveva inizialmente accettato il cambio di ministero senza troppi tentennamenti, dichiarando: «L’energia oggi è la priorità numero uno. Ce la metterò tutta». Pichetto Fratin, invece, aveva addirittura condiviso un post su Instagram, subito cancellato, per festeggiare la sua nomina a ministro della Pubblica amministrazione, con tanto di commento: «Con voce ferma. Al lavoro per il futuro dell’Italia». A fargli notare il cambio di ministero sono stati i suoi follower: «Buonasera, lei è all’Ambiente, non alla PA», ha commentato un utente. Poco dopo la rettifica della premier, il post è stato prontamente rimosso.
Foto di copertina: ANSA | La premier Giorgia Meloni durante la lettura della lista di ministri che comporranno il nuovo governo
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