L’ultimo appello di Taiwan a Pechino: «Basta con la vecchia mentalità di aggressione: pace insieme o ci difenderemo»
Dopo che il Partito comunista cinese ha inserito la sua ferma opposizione all’indipendenza di Taiwan nella sua Carta fondamentale, Taipei ha esortato Pechino a risolvere la questione dello Stretto in modo pacifico. In particolare, l’ha invitata ad «abbandonare la vecchia mentalità di aggressione e confronto». In una nota diffusa dal Consiglio per gli affari continentali di Taiwan viene evidenziato come debba essere «responsabilità di entrambe le parti stabilizzare la situazione nello Stretto e risolvere le divergenze in modo reciproco e pragmatico» e senza ricorrere al pugno duro. La notizia che l’opposizione all’indipendenza di Taiwan è stata inserita nello Statuto del Partito Comunista è arrivata nelle scorse ore a seguito di una risoluzione approvata dal XX Congresso nazionale del Pcc. Tra le prese di posizione inserite nella Carta fondamentale ve ne sono anche alcune sulla lealtà politica e militare e sulla costruzione di forze armate di livello mondiale.
«Continuiamo a difendere la nostra sovranità»
Il Consiglio per gli affari continentali di Taiwan ha precisato che la politica «Attraverso lo Stretto» – modo in cui vengono definite le relazioni bilaterali – del governo di Taiwan sotto il presidente Tsai Ing-wen resta «ferma e coerente». Nella nota rilasciata ha dichiarato: «Non vacilleremo nella determinazione a difendere la nostra sovranità, democrazia e libertà». Questo botta e risposta arriva a seguito della crescita esponenziale della tensione tra Pechino e Taipei delle ultime settimane, soprattutto a seguito del XX Congresso in cui il presidente Xi Jinping ha promesso che non rinuncerà alla conquista di Taiwan, anche a costo di usare la forza. Taipei e Pechino sono state governate con modelli diversi da quando si separarono a causa della guerra civile nel 1949. La Cina considera l’isola come parte inalienabile del suo territorio da riunificare a qualsiasi costo, nonostante la Repubblica popolare non abbia mai avuto il controllo dell’isola.
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