Bollette e mutui per i giovani, il piano del governo Meloni sul primo decreto: verso l’aiuto automatico su luce e gas
Quello contro il caro bollette è in cima alla pila di dossier urgenti che il governo Meloni, e in particolare il neo ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti, dovrà affrontare in tempi stretti e con margini di manovra altrettanto limitati. L’obiettivo sarà quello di estendere gli aiuti per le fatture di luce e gas per famiglie e imprese finora messi in campo dal governo Draghi fino alla fine di dicembre. E in più c’è la proroga sui mutui per le giovani coppie. Come riporta il Sole 24 ore, serviranno quasi 5 miliardi per ampliare il sistema dei crediti d’imposta per l’acquisto di energia da parte di imprese e attività commerciali, così come già previsto dal decreto Aiuti ter. Ma in cantiere c’è anche una rimodulazione delle regole per il bonus sociale che va in aiuto alle famiglie più povere per il pagamento delle bollette.
Bonus sociale: il nuovo meccanismo
Il bonus sociale dovrà essere innanzitutto semplificato, in modo che diventi automatico e quindi più rapido. L’ipotesi su cui stanno lavorando i tecnici del Mef è di garantire il bonus per abbattere i costi delle bollette di luce e gas senza che sia necessario presentare l’Isee, oggi fissato con un tetto di 12mila euro. Il quotidiano di Confindustria ricorda come finora quasi metà delle risorse messe a disposizione dal governo per il bonus sociale non sono state sfruttare. Segno che non tutti gli aventi diritto ne hanno fatto richiesta, o perché non sapevano della sua esistenza o per gli ostacoli di procurarsi la documentazione necessaria per ottenere la dichiarazione Isee. L’idea quindi è di fornire il bonus direttamente a chi ne ha diritto, senza che ne faccia richiesta. Dal punto di vista tecnico però è ancora da chiarire come riuscire a individuare i beneficiari, individuando le soglie di reddito individuali per un bonus che riguarda le famiglie. Strada più semplice invece per gli aiuti sul caro energia alle imprese, che dovrebbe essere prorogato di un mese, quindi fino alla fine di dicembre, confermando il meccanismo sui crediti di imposta già in vigore. Il costo non dovrebbe superare i 4,7 miliardi al mese, considerando le quotazioni di fine settembre.
I mutui per i giovani
Nei piani di via XX settembre c’è anche il consolidamento degli aiuti per le giovani coppie sui mutui per la prima casa, sempre più urgente alla luce degli aumenti dei tassi di interesse e il rischio di frenata del mercato immobiliare. Dal 24 ottobre partirà l’esame del dl Aiuti ter in commissione speciale ed è lì che, tra i vari emendamenti, il governo punterebbe a confermare il sostegno sui mutui agevolati e garantiti dallo Stato per gli under 35, già deciso nel penultimo Cdm, assieme all’ulteriore taglio delle accise sui carburanti.
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