La nota di Dario Fabbri sul mondo che cambia: «Ecco le vere ragioni del caos nel Regno Unito» – Il video
Liz Truss è stata la premier del Regno Unito con il mandato più breve di sempre, appena 45 – travagliati – giorni. A inizio settembre l’ex ministra degli Esteri dell’esecutivo di Boris Johnson aveva vinto a sorpresa le primarie dei Tory contro lo sfidante Rishi Sunak e si era insediata a Downing Street promettendo un ambizioso taglio delle tasse e della spesa pubblica. La sua manovra economica di impronta neoliberista è stata però subito osteggiata non solo dall’opposizione, ma anche dai mercati e dal suo stesso partito, costringendola a una rocambolesca marcia indietro che non è bastata a salvare la sua poltrona. Dopo aver rinunciato al suo piano e aver sostituito il suo cancelliere dello Scacchiere, ha dovuto incassare le dimissioni della ministra dell’Interno per poi annunciare le proprie. Ma è davvero solo l’economia la causa del suo ritiro? «Non è stata capace di scegliersi i fronti in cui combattere – spiega il direttore della rivista Domino Dario Fabbri «oggi il Regno Unito è talmente debole, a causa delle spinte centrifughe, che non può tenere aperti più fronti strategici. Dall’economia, all’inattuazione del protocollo nord-irlandese, alla decisione di segnalare la Cina come minaccia strategica: tutti questi fronti aperti hanno determinato la fine di Truss».
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