Massimo Cacciari controcorrente su Meloni: «Non è stato un discorso di destra. La “vigilanza” della Francia? Mi indigna»
Il filosofo Massimo Cacciari dice che quello di Giorgia Meloni ieri alla Camera non è stato un discorso di destra o identitario. Ma, anzi, la nuova premier «ha messo in fila la lista delle cose che ogni governo precedente avrebbe dovuto fare, che qualche volta ha promesso di fare, e che nessuno è mai riuscito a realizzare», dice oggi a La Stampa. Meloni, secondo il filosofo, «è giustamente orgogliosa di essere arrivata dove altre donne prima di lei non erano riuscite ad arrivare e del significato simbolico di questa svolta». E questo perché «lei stessa ha premesso che non potrà fare miracoli. Anche perché è chiamata ad affrontare in una situazione di emergenza problemi che non sono stati risolti in trent’anni dai governi precedenti. Per farlo avrà invece bisogno di evitare il più possibile conflitti nella società e con l’Europa». Per questo «con Bruxelles sarà necessario trovare un’intesa. E anche con gli altri partner europei. Non aiutano all’estero atteggiamenti che hanno fatto indignare anche me come quelli dei vertici dello stato francese che annunciano di voler vigilare sulla democrazia italiana. Sull’Italia vigilano gli italiani».
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