La Russa a ruota libera su Rete4, il presidente del Senato: «Boldrini? Ma quanto rosica… Vi racconto la prima impressione su Meloni»
Nel nuovo ruolo di presidente del Senato, Ignazio La Russa dice di volersi impegnare ad avere «lo stesso rispetto per la maggioranza e l’opposizione. Sarà equanime ma, senza scandalo, rimarrò lo stesso La Russa». E l’intervento a Dritto e rovescio su Rete4 conferma le intenzioni della seconda carica dello Stato, che non ha intenzione di smettere i panni del dirigente di FdI. Così come, spiega, avevano fatto prima di lui illustri predecessori: «Ricordo Forlani, Casini, Fini, che svolgevano il loro ruolo da leader pur da presidenti della Camera». E la prima bordata, più da dirigente FdI che da presidente del Senato, La Russa la dedica all’ex presidente della Camera Laura Boldrini: «Ma quanto rosica, non si fanno una ragione… Poi su uso maschile e il femminile… Vorrebbe capatrena… Che non siano contente lo capisco, capisco meno l’incapacità di rispondere a tesi con altre tesi, invece di criminalizzare le nostre…». Fiume di complimenti invece per Giorgia Meloni, di cui ricorda la prima impressione: «Fu che era molto carina: non altissima, ma una bella ragazza. Poi non c’è voluto tanto tempo per capire che aveva i numeri». E poi ricorda i primi passi fatti con la premier nel nuovo partito: «Quando fondammo FdI non ci ponevamo limiti. Una cosa sì, volevamo che il pensiero della destra politica fosse messo al sicuro. Nel Pdl ci sentivamo in una casa non più nostra: con quella scelta mettemmo in salvo la destra politica italiana».
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