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Umberto Bossi diffidato dalla Lega: non può usare il simbolo. La nota: «Nessun problema tra lui e Salvini»

28 Ottobre 2022 - 13:56 Redazione
L'amministratore Centemero ha inviato una mail al comitato nordista del Senatùr

La Lega per Salvini premier ha diffidato il comitato nordista promosso da Umberto Bossi dall’uso dei simboli del partito. L’amministratore e tesoriere Giulio Centemero ha chiesto al comitato di cessare la promozione tra i propri iscritti. E ha poi inviato una segnalazione al Garante della Privacy su una presunta violazione dei dati degli iscritti. «Caro Fabrizio Cecchetti – si legge in una mail scritta da Centemero al commissario lombardo del partito e divulgata dall’agenzia di stampa Agi -, ti scrivo in qualità di amministratore federale per segnalarti che ho provveduto a inviare diffida a cessare la promozione dell’associazione politica ‘comitato Nord‘ nei confronti degli iscritti a Lega per Salvini premier e l’utilizzazione dei simboli e della denominazione del partito. Ho inoltre depositato segnalazione presso il garante della protezione dei dati personali per la violazione in opera da parte dell’associazione ‘comitato Nord’ che sta procedendo a una raccolta dei dati personali degli iscritti di Lega per Salvini premier in violazione della normativa sulla privacy. In quanto legale rappresentante ti confermo la totale serenita’ di Lega per Salvini premier rispetto all’iniziativa in questione, promossa da soggetto giuridico distinto dal partito e nessun modo ad esso collegato», conclude Centemero.

La nota della Lega

In mattinata è arrivata una nota della Lega secondo cui non esisterebbe alcun «problema politico o personale tra Matteo Salvini e Umberto Bossi. Semplicemente rispetto della legge e dei militanti». Da qui la spiegazione: «L’intervento della Lega per Salvini Premier nei confronti dell’associazione Comitato Nord ha motivazioni di carattere esclusivamente giuridico: non esiste, e non esisterà mai, alcun problema politico o personale tra Matteo Salvini e Umberto Bossi», si legge nella nota. «La democrazia interna al movimento – prosegue – è testimoniata dal fatto che oltre il 70% delle Sezioni ha già rinnovato segretari e direttivi, con le altre che seguiranno a breve. Il dibattito interno non autorizza però in alcun modo violazioni della normativa in materia di trattamento dei dati personali dei Militanti della Lega, a rischio di multe milionarie».

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