Battaglia di Sebastopoli, la Russia sospende l’accordo del grano e accusa l’Ucraina. Kiev: «Attacco inventato, è un ricatto»
Mosca sospende la propria partecipazione dall’accordo del grano, siglata lo scorso 22 luglio. Dopo aver accusato Kiev di aver utilizzato droni aerei e sottomarini per bombardare quattro navi della Flotta russa del Mar Nero, nel porto di Sebastopoli, in Crimea, il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia russa Tass, ha reso noto che le navi attaccate «servivano a garantire la sicurezza del corridoio del grano, utilizzato per esportare prodotti agricoli dai porti ucraini». Da qui, la scelta di sospendere l’accordo sul grano dalla regione dell’Ucraina, annessa illegittimamente alla Russia nel 2014. L’intesa scadrà a novembre e sino a oggi ha permesso l’export di circa 9 milioni di tonnellate di cereali, grano incluso, consentendo così di abbassare i prezzi dei cereali. Il ministero della Difesa russo ha definito il bombardamento «un attacco terroristico da parte del regime di Kiev», mentre secondo il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev, l’attacco rappresenterebbe «l’offensiva più massiccia dall’inizio dell’operazione speciale».
Ma non solo. Secondo il ministero della Difesa russo nell’attacco sarebbe coinvolta anche la Gran Bretagna: «La preparazione di questo atto terroristico e l’addestramento del personale militare del settimo centro speciale per le operazioni marittime ucraino sono stati effettuati sotto la guida di specialisti britannici situati nella città di Ochakov, nella regione di Mykolaiv in Ucraina». Si moltiplicano gli appelli internazionali perché l’intesa sul grano non si interrompa. Prima di tutto dall’Onu: «È fondamentale che tutte le parti si astengano da qualsiasi azione che possa mettere in pericolo l’iniziativa sul grano, che è uno sforzo umanitario fondamentale che sta chiaramente avendo un impatto positivo sull’accesso al cibo per milioni di persone in tutto il mondo», ha affermato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, citato dal Guardian.
Kiev: «La Russia inventa attacchi terroristici alle loro strutture e ricatta noi e tutto il mondo»
Secondo quanto riportato dai media russi l’attacco sarebbe iniziato intorno alle 4 del mattino, e l’esercito ucraino avrebbe utilizzato nell’offensiva nove droni aerei e sette droni marini, sostenendo però che «tutti i droni aerei sono stati distrutti» e che dunque l’attacco è stato «respinto». Sempre secondo i russi non risultano danni a edifici civili, mentre solo una nave da guerra sarebbe stata lievemente danneggiata. Secondo il consigliere presidenziale ucraino, Anton Gerashchenko, le quattro navi sarebbero esplose «a causa di una manipolazione negligente degli esplosivi» da parte delle forze russe. Il capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sostiene che la Russia stia tentando di ricattare Kiev e il mondo, oltre ad accusare Mosca di aver «inventato attacchi terroristici» alle loro strutture. Da parte dell’Ucraina non vi è stata nessuna rivendicazione dell’attacco.
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