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Stop agli accordi sul grano, Tajani: «Grave azione contro umanità». Lollobrigida: «Scelta inaccettabile»

29 Ottobre 2022 - 21:52 Maria Pia Mazza
Le reazioni del ministro degli Esteri e del titolare del Masaf dopo la decisione della Russia di venir meno al patto mediato dall'Onu e dalla Turchia sull'export di cereali dal Mar Nero

Dure reazioni dall’Italia dopo l’annuncio della sospensione da parte di Mosca alla partecipazione all’accordo sul grano, mediato dall’Onu e dalla Turchia, siglato lo scorso 22 luglio e in scadenza il prossimo 18 novembre, a seguito del bombardamento di quattro navi della flotta russa a Sebastopoli, in Crimea. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, subito dopo l’annuncio di Mosca ha osservato che «bloccare il corridoio del grano significa togliere cibo a milioni di persone in povertà: anche questo significa macchiarsi di gravi azioni contro l’umanità». In un tweet, il neo titolare della Farnesina, ha aggiunto: «Mi auguro che la Russia riveda la sua posizione sulla partecipazione all’accordo per l’export di grano dal Mar Nero ucraino». Ma Tajani non è stato l’unico ministro del governo Meloni a esprimersi sulla decisione della Russia. In serata è intervenuto anche Francesco Lollobrigida, il nuovo ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e forestale (Masaf). Lollobrigida ha dichiarato che «se confermata, la scelta della Russia di bloccare il corridoio del grano sarebbe inaccettabile, perché aggraverebbe una situazione di crisi economica e sociale, affamando milioni di persone che già vivono in una condizione di povertà, oltre a un naturale aumento dei prezzi causato dalla speculazione». Al contempo, prosegue il fitto confronto tra Onu e Cremlino. Stephane Dujarric, portavoce delle Nazioni Unite, che ha invitato tutte le parti a non venire meno all’accordo: «È fondamentale che tutte le parti si astengano da qualsiasi azione che possa mettere in pericolo l’iniziativa sul grano, che è uno sforzo umanitario fondamentale che sta chiaramente avendo un impatto positivo sull’accesso al cibo per milioni di persone in tutto il mondo». Il presidente ucraino Zelensky, invece, in serata ha rivolto un appello a tutta la comunità internazionale, chiedendo una risposta unitaria e compatta contro la decisione della Russia.

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