Walter Ricciardi contro il governo: «Un colpo di spugna non cancella l’emergenza Covid. Presto una nuova ondata»
Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica ed ex consigliere del ministero della Salute, critica la liberalizzazione del Coronavirus voluta dal governo Meloni. E in un’intervista a La Stampa va all’attacco delle nuove norme: «Un colpo di spugna inaccettabile». Ricciardi parte dal reintegro dei sanitari No vax: «Queste persone devono vaccinarsi perché la loro mancata vaccinazione mette a rischio i malati che loro stessi assistono. Ospedali e Rsa potrebbero trasformarsi da luoghi di cura in luoghi di rischio. Lo trovo francamente inaccettabile». Per lui è un errore «non rendere obbligatorio il vaccino per i docenti. Ma questa è una scelta politica. Quello cui invece non possiamo derogare è il vaccino per il personale medico sanitario. È una scelta scientifica». Anche con le mascherine non più obbligatorie «si metterebbe a rischio la vita di migliaia di fragili, per non parlare degli stessi operatori. Il rischio è andare incontro a problemi di salute molto seri, a partire dal Long Covid. Il Regno Unito, infatti, ha registrato ben 200 mila tra medici e sanitari affetti da Long Covid. Quanto agli altri luoghi della vita pubblica, credo che i modelli giapponese e tedesco, che hanno mantenuto le mascherine anche sui mezzi pubblici, siano efficaci». Mentre il futuro non promette nulla di buono: «Purtroppo siamo alla vigilia di una risalita importante dei casi, come si è già verificato in Francia, per esempio, con varianti ancora più contagiose di Omicron 5. I 30 mila casi notificati ogni giorno in Italia sono sottostimati: il sistema di tracciamento è saltato. E ci sono migliaia di contagi auto-diagnosticati e non segnalati. Dunque, è solo la punta dell’iceberg. Nei paesi in cui il tracciamento è ancora attivo al 100%, siamo oltre le centinaia di migliaia di casi al giorno. Probabilmente vedremo un aumento nelle ospedalizzazioni e nel numero dei morti».
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