Nel centenario della Marcia su Roma, a Predappio sfilano i nostalgici del fascismo. Presenti anche bambini – Il video
Predappio si tinge di nero. In occasione del 100esimo anniversario della Marcia su Roma (in realtà avvenuta il 28 ottobre 1922), circa 2.000 nostalgici del fascismo provenienti da tutta Italia si sono radunati nel paese del Forlivese dove è nato e dove è sepolto Benito Mussolini. Con le braccia tese e sulle note di Faccetta nera e All’armi siam fascisti, hanno avviato un corteo, organizzato dal presidente degli Arditi di Ravenna Mirco Santarelli, diretto al cimitero di San Cassiano, dove dal 1957 si trova la cripta del duce. E tra loro ci sono anche bambini. Ad attenderli Orsola Mussolini, pronipote di Benito, che ha dichiarato: «Se dopo 100 anni siamo ancora qui è per rendere omaggio a colui che questo Stato volle e al quale non faremo mai mancare la nostra ammirazione. Siete uno spettacolo. Il desiderio mio e di mia sorella Vittoria è portarvi un caloroso ringraziamento per aver organizzato e portato a termine questa manifestazione così sentita. La manifestazione servita a ricordare la marcia di 100 anni fa» che portò il re «a conferire al nostro bisnonno l’incarico di fare il presidente del Consiglio. Da lì lui e i suoi collaboratori partirono per fare uno Stato nuovo, più efficiente e più efficace, teso a risolvere i problemi». L’evento ha dato una notevole spinta all’economia locale: gli indumenti a tema starebbero andando a ruba, dalla felpa ‘Boia chi molla‘ (9 euro, due 15 euro) a quella ‘Marcia su Roma‘ (più esosa, 20 euro). Chi non ha necessità di rifarsi il guardaroba, può comunque portare con sé un ricordo della giornata acquistando busti del duce o aquile imperiali.
Il commento sul nuovo governo
«Avrei votato per Lucifero se avesse sconfitto la sinistra in Italia. Quindi ho piacere che ci sia il governo Meloni. Se c’è una cosa veramente pessima è la sinistra in Italia, era il mio avversario numero uno. Ha vinto un partito che ha cacciato finalmente dalla politica questi inutili personaggi», ha dichiarato l’Ardito Santarelli. Alla domanda se questo esecutivo lo soddisfa, esita: «Certo, non è quello che rispecchia le mie idee, ma piuttosto che niente…». Comunque abbastanza per coltivare qualche speranza, ad esempio riguardo l’abolizione della legge Mancino. «Sarebbe bellissimo» se venisse cambiata la norma che punisce i crimini d’odio e dell’incitamento all’odio, prosegue Santarelli, perché prevede «un reato d’opinione». La legge, prosegue, «è usata come olio di ricino dalle sinistre per far star zitti noi. Nel momento in cui uno mi chiede un’opinione su Mussolini e io, è ovvio, ne parlo bene, rischio di essere denunciato. Una legge che punisce le opinioni delle persone è antidemocratica al 100%». Più tollerante si mostra verso la legge Scelba: «Ci sta, la capisco. Io sono sempre stato uno che ho detto: è finita la guerra, hanno vinto gli antifascisti, loro hanno fatto una legge che dice che io non posso costituire il disciolto partito nazionale fascista. Ci sta, li capisco», ha affermato.
Bambini al corteo
E al corteo di Predappio erano presenti anche bambini. Vestiti di nero e con il fez in testa, hanno seguito il corteo dei genitori. Alcune foto sono state pubblicate dall’agenzia di stampa Ansa. Sul finale la manifestazione si è diretta verso la cripta del Duce. Nell’occasione è stato scandito per tre volte il coro «Per sua eccellenza Benito Mussolini», con la risposta dei camerati. Poi il coro «All’armi siam fascisti» e l’inno d’Italia. Il presidente degli Arditi ha chiesto a tutti di mettersi una mano sul cuore anziché esibirsi nel saluto a braccio teso, per non rischiare una denuncia per apologia del fascismo, ma non tutti hanno rispettato l’invito. «Ci aspettavamo tanta gente ma non così – ha concluso Orsola Mussolini – sono venuti da diverse parti d’Italia e persino dall’estero. Ci sono anche degli spagnoli, della falange, con la Spagna, Franco, c’è sempre stato un grande rapporto».
Video in copertina: ©Ansa
Video nel testo: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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