San Siro, curva Nord dell’Inter svuotata con violenza dagli ultrà dopo l’omicidio di Boiocchi: scatta il Daspo per 4 persone
Arrivano i primi provvedimenti contro alcuni degli ultrà individuati dalla Digos che hanno cacciato i tifosi dell‘Inter dalla Curva Nord dello stadio San Siro durante il match di sabato 29 ottobre contro la Sampdoria, a seguito dell’omicidio del capo ultrà neroazzurro Vittorio Boiocchi, ucciso in un agguato sotto casa poco prima dell’inizio della partita. Almeno quattro ultrà sarebbero stati identificati e, secondo quanto riporta l’Ansa, nelle prossime riceveranno la notifica di Daspo. Ma il numero potrebbe salire nei prossimi giorni, mentre gli agenti continuano ad analizzare i filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti all’interno dello stadio. Al contempo gli agenti stanno cercando di rintracciare e contattare gli autori delle segnalazioni sui social e per chiarire gli episodi lamentati, oltre a ricostruire la dinamica che ha portato allo svuotamento degli spalti e le persone coinvolte. Secondo quanto reso noto finora dalla questura di Milano, l’ingresso dei tifosi sugli spalti si era svolto in modo regolare e non si erano registrate tensioni. Ma dopo la diffusione della notizia della morte di Boiocchi, alcuni ultrà della Curva Nord hanno deciso di ritirare gli striscioni appesi. Al termine del primo tempo della partita una parte del secondo anello verde della Curva Nord si è improvvisamente svuotato. Ma non è stata una scelta dell’intera Curva, bensì un’imposizione con minacce e aggressioni da parte di alcuni ultrà nerazzurri, che hanno costretto con la forza molti sostenitori dell’Inter ad abbandonare gli spalti contro la loro volontà, utilizzando anche calci e pugni contro chi non voleva abbandonare la curva.
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