Roma, davanti all’ambasciata iraniana appare un poster con una donna che spezza le “sbarre” del burqa – Il video
La street art sostiene ancora le donne iraniane. A Roma, all’altezza dell’ambasciata di Teheran in via Nomentana, è comparso un poster su una pensilina per il trasporto pubblico che ritrae una donna coperta con un burqa fatta eccezione per gli occhi che guardano attraverso delle sbarre di prigione rotte. La donna rappresentata guarda lo spettatore negli occhi, e accanto a lei c’è una colomba con disegnato il volto di Mahsa Amini, la 22enne uccisa sotto custodia della polizia morale dopo essere stata fermata perché non indossava correttamente l’hijab. L’opera è firmata dall’artista Harry Greb e si aggiunge alle tante altre opere che in questi mesi stanno comparendo a seguito delle proteste esplose in Iran e nel mondo mondo contro le restrizioni sugli abiti delle donne iraniane. Il 18 ottobre era comparsa a Torino una Venere di Botticelli che si tagliava una ciocca di capelli. A Milano, il 5 ottobre, era apparso un murale con Marge Simpson con i capelli tagliati. Una volta rimosso ne è stato fatto un altro sempre con Marge, ma con il dito medio alzato.
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