Ucraina, il capo di Stato maggiore della Difesa Cavo Dragone: «La pace? Serve scontentare entrambe le parti»
Per mettere fine al conflitto tra Ucraina e Russia «credo che debbano essere scontentati un po’ entrambi, bisogna vedere in che termini». Questa la risposta del capo di Stato maggiore della Difesa, (comandante operativo delle forze armate italiane) l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, a chi gli ha chiesto se l’Ucraina dovrebbe cedere dei territori alla Russia per agevolare la fine della guerra. Secondo Cavo Dragone, che oggi si trovava a Bari insieme al presidente Sergio Mattarella per celebrare il 4 novembre, la soluzione del conflitto non può che passare dalla diplomazia. «Credo che prima o poi le armi dovranno tacere perché non c’è una soluzione militare a questo conflitto – ha aggiunto il capo di Stato maggiore della Difesa – Mi auguro che possa avvenire presto e che le due parti possano sedersi e discutere in maniera più ortodossa e meno violenta le questioni sul tavolo».
«La deterrenza militare è il presidio della pace»
Cavo Dragone è poi intervenuto sul dibattito in merito allo sviluppo di un esercito europeo, che l’ammiraglio considera «un arricchimento». «È il tempo di creare deterrenza che scoraggi le minacce del domani, occorrono scelte coraggiose e servirà far circolare le conoscenze tecnologiche degli alleati – ha detto a margine della manifestazione a Bari – La deterrenza militare è il presidio della pace». A proposito del conflitto in Ucraina, l’ammiraglio ha parlato di «una polarizzazione tra due mondi, con effetti che si sono propagati». Mentre l’Italia, anche con il nuovo governo, «ha preso una posizione ferma ed è impegnata nel quadro Atlantico europeo». Il capo di Stato maggiore della Difesa ha poi lodato la strategia adottata dalla Nato, definita «un presidio di libertà e democrazia». L’ammiraglio è intervenuto sul conflitto in Ucraina anche dalle pagine del Corriere della Sera. Nell’intervista pubblicata oggi, Dragone sostiene che gli scontri militari tra esercito russo e ucraino sono arrivati ormai a una fase di «stallo» e che, proprio per questo motivo, «occorre rilanciare un negoziato» al più presto.
Foto di copertina: ANSA | Il capo di Stato maggiore, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, durante una visita Centro Nato di Cecchignola, Roma (aprile 2022)
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